
Secondo Sitchin, circa 450.000 anni fa il primo gruppo di Anunnaki, capeggiati da Ea, arrivò sulla terra (Ki nei testi sumeri), dove si era esiliato Alalu, precedente governatore di Nibiru deposto da Anu.
Alalu aveva ‘ricattato’ Anu chiedendo il riconoscimento della sua regalita in cambio dell’oro che aveva scoperto nelle acque mesopotamiche al suo atterraggio (oro che doveva essere usato per risanare l’ atmosfera di Nibiru che si andava rarefacendo).
Ea fu dunque mandato sulla Terra per verificare la presenza di tale oro.
Una volta confermata la presenza del prezioso metallo, la prima squadra di 50 Anunnaki inizio le opere di incanalamento delle acque, e di estrazione dell’oro dall’acqua.
Quest’oro veniva mandato in orbita ad ogni passaggio di Nibiru vicino alla terra.
L’oro estratto dall’acqua pero non era sufficiente, ma se ne trovarono grosse quantità nelle miniere del sudest africano (approssimativamente la zona della Tanzania giù fino al Sudafrica).
Riguardo alle miniere d’oro più antiche, esse sono nello Zimbabwe del Sud: le leggende Zulù affermano che erano utilizzate da “schiavi di carne e sangue prodotti artificialmente e creati dalla Prima Gente”! Questi schiavi, raccontano le leggende Zulù, “scesero in battaglia con l’Uomo-Scimmia” quando “la grande guerra stellare apparve nel cielo”. Uno storico sudafricano e uomo di medicina Zulù, tale Credo Mutwa di Vusamazulu, ha pubblicato vari libri sull’argomento tra cui “Indaba figli miei, racconti popolari africani” (Vusamazulu Credo Mutawa, Indaba my children: african folk tales, Paperback, 1999). Inoltre è proprio in Zimbawe che ci sono gli unici siti archeologici in pietra (granito Matopan) dell’Africa nera: parliamo dei monumenti nazionali del Gran Zimbawe e delle rovine Khami. Questi siti sono beni appartenenti al Patrimonio dell’Umanità UNESCO (inseriti nel 1986). Gran Zimbabwe è nella provincia di Masvingo, a 29 Km dalla città di Masvingo (già Fort Victoria) a 20°17’S 30°57’E. Le rovine si estendono in un’area di 7 km² a un’altitudine di 1.100 m slm, nell’altopiano di Harare
Enlil, erede legittimo di Anu e fratellastro di Ea, ottenne da Anu di presiedere alla intera missione.
Ad Ea fu dato l’appellattivo di Enki (signore della terra) in qualità di padrone delle terre in cui giacevano le miniere, venne messo a capo delle operazioni di scavo, gli venne assegnato l’Absu (la Tanzania) mentre Enlil organizzo i primi insediamenti intorno a Eridu.
La scienza ufficiale conferma che già in questo periodo (all’incirca 400.000 anni fa) il sudafrica era popolato da ominidi del tipo Homo Erectus.
Nel 300.000 a.C. circa, gli Anunnaki che estraevano l’oro nell’Absu si ammutinarono, e durante una visita di Enlil dal fratello Enki, si ammassarono davanti alla sua porta per protestare.
Si convocò il consiglio dei 7 Anunnaki reali durante il quale Enlil voleva usare la linea dura contro gli ammutinati, mentre Enki, che conduceva esperimenti assieme al figlio Ningishzidda, propose la creazione di un Lulu, uno schiavo che portasse il giogo del lavoro di estrazione.
Alla obiezione del consiglio secondo cui “nessuno mai fu creato ”, Enki rispose con quella frase che è arrivata a noi fino tramite la bibbia, seppur modificata:
“L’essere che vogliamo esiste già qui nell’Absu, dobbiamo solo imprimergli la nostra immagine, che sia lui a portare il fardello degli Anunnaki”
Fu convocata Ninhursag / Ninmah, ufficiale medico degli Anunnaki, (nonché sorellastra sia di Enlil che di Enki) ed Enki dopo vari tentativi di manipolazione genetica (usando lo sperma degli Anunnaki e l’ovulo di una ominide, impiantandolo nel grembo di Ninmah), riusci a creare il primo Lulu. Questo termine, Lu.Lu, in sumero significa ‘Il mescolato’.
Il sigillo sumero che raffigura la “creazione” dell’uomo dentro un laboratorio
L’esperimento venne ripetuto tramite le ‘dee della nascita’, cioè Sud (futura moglie di Enlil) e altre ‘infermiere’ assistenti di Ninmah. Vennero creati 7 maschi e sette femmine.
In quanto ‘ibridi’ essi erano sterili e non potevano procreare.
Furono questi primi uomini a intraprendere le operazioni di scavo e di estrazione.
Successivamente Enlil con un raid nell’Abzu prese alcuni dei LULU creati e li portò a Eridu (nell’eden a oriente) cioè la zona circostante il Tigri e l’Eufrate. Quando la bibbia dice che Dio sistemò Adamo nell’Eden a oriente, parla proprio di questa azione di Enlil.
La zona intorno ai due fiumi veniva chiamata E.Din (casa dei giusti) dai sumeri.
Tramite successivi esperimenti, Enki con l’aiuto di suo figlio Ningishzidda, rese gli uomini e le donne capaci di procreare.
Facciamo un salto temporale in avanti fino a Caino e Abele.
In seguito all’omicidio di Abele da parte di Caino, questi venne scacciato dall’Eden.
La Bibbia dice che Dio maledisse Caino e lo espulse condannandolo a vagare senza meta, e da quel momento non si sa più niente di Caino se non in un libro che ne elenca la genealogia fino al pronipote Enoch.
La Bibbia dice anche che Dio pose un marchio su Caino, in modo che i popoli potessero riconoscerlo e che non fosse ucciso.
Si è sempre pensato, come appare in varie raffigurazioni, che questo marchio fosse una croce sulla fronte, ma ciò e in contrasto con il fatto che la figura di Caino appare in ‘miti’ ben precedenti quello cristiano, in miti in cui la croce non aveva lo stesso significato che ha per i cristiani o gli ebrei.
Caino e Abele
Sitchin avanza una ipotesi, e cioè che questo ‘marchio’ fu una modifica al suo genoma, che si riflette nella mancanza di peli sul viso.
Questa è una caratteristica accertata delle popolazioni mesoamericane e di quelle dell’estremo oriente.
Gli aztechi, gli incas, i maya, ma anche gli Ainu giapponesi, in origine non avevano barba né baffi.
Sitchin propone due teorie sugli spostamenti di Caino:
- una versione dice che Caino fu esiliato nelle terre ad ovest oltre il grande mare (a ovest della Mesopotamia, l’unico grande mare può essere l’oceano, e le terre oltre l’oceano sono quelle del sudamerica).
- un’altra versione dice che Caino andò a est, nella ‘terra di Nod’, passando la valle dell’Indo, e le sue discendenze si stanziarono in India, al sud della Russia, in Cina, in Giappone, fino ad arrivare poi al nord e centro America fino alle Ande.
Anche se reputiamo valida la seconda versione, non si può non notare delle numerose affinità genetiche che gli ultimi studi di Spencer Welles hanno evidenziato tra le popolazione andine, gli ainu giapponesi, e i mesopotamici.
A questo punto, riassumendo abbiamo:
- uno stanziamento principale in Mesopotamia/Turchia/Africa;
- un piccolo stanziamento di Anunnaki e di discendenti di Caino in mesoamerica (secondo la prima versione)
- uno stanziamento di discendenti di Caino in India e nei dintorni, in Cina, Giappone, nord-America e giù fino alle Ande.
Questo tragitto come legame tra Africa / Mesopotamia, estremo oriente e americhe, sembra confermato dalla massiva presenza di piramidi a gradoni nella provincia cinese dello Xianyang.
Va da se, che col passare dei millenni, non essendo ancora nate le prime comunità umane organizzate in città, si ebbero numerosi spostamenti lungo un arco di varie generazioni.
Questi spostamenti via terra coinvolsero i territori dell’Asia minore, l’Europa balcanica, e dal lato africano anche la Spagna.
Si stavano differenziando inoltre vari tipi di ‘Homo’ che spesso coesistevano pacificamente (come confermano le ultime analisi evoluzionistiche).
Intorno al 60.000 a.C. successe qualcosa: si era in piena glaciazione e nelle regioni africane, seppur non invase dai ghiacci, vi furono immani cambiamenti climatici.
Il risultato fu che la stragrande maggioranza degli uomini / ominidi perirono e rimasero in vita solo quei nuclei più evoluti (in sostanza i discendenti dell’Adama, il primo gruppo di Lulu) mentre gli altri ominidi morirono.
È a questo periodo, e sempre nelle regioni tanzaniche, che le ultime investigazioni genetiche assegnano la nascita del nostro più vicino diretto discendente.
Un bel DVD del National Geographic (Alla ricerca di Adamo, aprile 2006) che espone le analisi del genetista Spencer Wells mostra come le popolazioni sparse per il mondo abbiano in comune alcune mutazioni genetiche del cromosoma Y, e risalendo indietro nel tempo, si e scoperto che il nostro Adamo (non quello di cui parla la bibbia ovviamente) risale proprio a circa 60.000 anni fa e viveva nella zona della Tanzania. Intorno a 50.000 e 40.000 anni fa ci furono altri grossi spostamenti di popoli via terra, attraverso i ghiacci, che interessarono anche zone più periferiche come l’India e il centro/nord Europa.
Facendo un salto ancora piu avanti, intorno al 4000 a.C. iniziano a fiorire le prime civiltà nel nordafrica e nell’Asia minore: sumeri, accadi, egiziani, ittiti, babilonesi, assiri,ebrei etc.

Fermiamoci al 3500 a.C. circa. In questo periodo Marduk, figlio di Enki, avanzò pretese di regalità in medioriente, raggruppando i suoi seguaci e cercando di fondare una città con una ‘torre’ che raggiungesse il cielo, la famosa Babilonia. Per questo fu punito ed esiliato.
I suoi domini in Egitto allora furono lasciati a suo fratello Thot / Ningishzidda.
Secondo Sitchin, Marduk, che in Egitto era adorato in quel periodo come Amon-Ra (Ra nascosto – epiteto dovuto al suo esilio), reclamò il possesso dell’Egitto intorno al 3200 a.C. esiliando suo fratello Ningishzidda / Thot.
In ‘Architetti del tempo‘ e in ‘Gli dei dalle lacrime d oro’ Sitchin spiega come intorno al 3200 a.C. vi furono improvvisi stanziamenti e spostamenti di popoli nel Sudamerica, e allo stesso tempo nell’Europa del nord.
Gran parte delle costruzioni megalitiche della seconda ondata (la prima fu tra il 12.000 a.C. e l’8.000 a.C.) vengono inquadrate proprio nell’arco di tempo che intercorre tra il 3200 a.C. e il 2100 a.C.
Ne cito solo alcuni: Stonehenge, Avesbury, Teotihuacan (anche se per questa si sa solo che nel 1400 a.C. circa aveva raggiunto la configurazione attuale), l’Esagila, il secondo strato di Baalbek.
Sitchin propone che intorno al 3150 a.C. Ningishzidda si trasferi nel centroamerica, venendo adorato come Quetzalcoatl.
Intanto e utile ricordare come il nome ‘Tenochtitlan’, uno dei più antichi stanziamenti nel centroamerica, significhi ‘citta di Enoch’ (T + Enoch + Ti = genitivo + Tlan = citta), che sia il famoso Enoch discendente di Caino?
Viracocha e Quetzalcoatl, le divinità a cui si deve la nascita delle civiltà meso e sudamericane, venivano descritti come uomini altissimi, dai capelli e dalla pelle chiara e con una lunga barba.
Quetzalcoatl
Quetzalcoatl veniva chiamato ‘il serpente alato’.
Il serpente era il simbolo della dinastia enkita, e quindi di Ningishzidda.
Il calendario maya, che parte dal 3113 a.C., è secondo Sitchin un calendario istituito da Ningishzidda /Quetzalcoatl all’epoca del suo arrivo presso le popolazioni mesoamericane.
I Maya lo avrebbero semplicemente ereditato come divinità.
Stonehenge nella sua prima fase composta da 7 pietre disposte a cerchio rispecchia la disposizione delle pietre del Girsu di Lagash, in Mesopotamia, progettato da Ningishzidda, e il sito di Teotihuacan rispecchia la disposizione del sito di Giza: in base a questa ed altre considerazioni possiamo concludere che il fattore comune a queste opere fu proprio la presenza di Thot / Ningishzidda.
Interessante notare come in effetti nelle prime forme di religione nordica sia evidenziata la figura del serpente (associato a Ningishzidda).Arrivati al 2000 a.C. circa, ormai i discendenti dei primi Lulu si erano spostati in pressocchè tutte le regioni del globo.
Alcune riflessioni sul fenomeno aborigeni.
È facile ipotizzare che, dopo la nuova ondata di evoluzione dall’ADAMO del 60.000 a.C., alcune popolazioni africane (i sumeri li chiamavano ‘gli uomini dalla testa nera’) che erano migrate verso est sulla rotta che porta verso l’Asia orientale, arrivarono fino alla Nuova Zelanda via mare, e da lì all’Australia.
Vissuti poi in costante isolamento a causa del ritirarsi dei ghiacci, e lontani dall’evolversi delle missioni e delle civiltà aiutate dagli Anunnaki, ebbero uno sviluppo quasi nullo, il che fece si che arrivassero ai tempi d’ oggi pressoché senza evoluzioni ne genetiche ne di altro tipo.
Alessandro Demontis (tratto dal libro Mille cose nascoste)