
Il film âIl quarto tipoâ ha sollevato un polverone sui casi documentati di rapimenti da parte di alieni. Ma mentre quasi tutti si sono concentrati sulla ricerca di prove che attestassero la autenticitĂ della documentazione audio e video utilizzata dal regista Olatunde Osunsanmi, nessuno ha prestato attenzione alle implicazioni che il film ha. Il film contiene, seppur senza farne neppure menzione, numerosissimi riferimenti alla teoria dello studioso russo Zecharia Sitchin, secondo il quale gli âdeiâ sumeri non erano altro che extraterrestri.
Gli stessi che hanno creato lâ Homo Sapiens tramite una manipolazione genetica dellâHomo Eractus, e che hanno donato allâuomo il progresso e la civiltĂ . Il fatto che gli alieni, nel film, si esprimano in sumero, è un âineditoâ assoluto nella cinematografia ufologica, a mio parere un passo avanti dopo quello âStargateâ (unico altro film contenente il tema degli dei â alieni) in cui lâ alieno Ra parlava in egiziano.
Quando ho visto il film sono rimasto basito dalla precisione e pignoleria nel realizzare la scena in cui è coinvolta la lingua sumera. Il mio primo pensiero è stato: âse si tratta di una storia inventata a tavolino, è geniale e ottimamente realizzataâ. In modo particolare perchĂŠ le poche frasi sumere presenti nel film non solo hanno effettivamente un significato compiuto, ma questo significato si cala perfettamente nellâambientazione del film. Analizziamo allora le frasi coinvolte.
Nel film è il linguista Awolowa Odusami (nome di fantasia) a fornire la traduzione di alcuni dei termini, a partire dal minuto 52.10 del film.
E NE NE
ME NA AM
ME EN DE EN
KI ULUTIM (qui il linguista dice: âla nostra creazioneâ è il significato delle ultime due parole)
IGI KAR
A E SA (il linguista dice: âesaminareâ vuol dire la prima parola)
IE KAE
SUG ZAG GU (viene detto: lâultima parola è ârovinareâ o âdistruggereâ)
La prima cosa che ho voluto fare, addentrandomi in questa analisi, era verificare le traduzioni fatte nel film. Questo è il risultato:
IG(I) = EYE, TO SEE / WATCH (fonte: Sumerian Lexicon â J.Halloran)
ULUTIM â> ULUTIM2 = TO FORM, TO CREATE, CREATION (fonte: ETCSL â âdumizid and gesthinannaâ)
GU â> GUL = TO KILL / DESTROY / ESTINGUISH (fonte: Sumerian list of compound word â J. Halloran / Sumerian TTF font)
Una volta confermati questi tre significati, addentriamoci nellâanalisi usando il Sumerian Lexicon di John Halloran.
Lâimpresa è un poâ ardua perchĂŠ nessun termine, come riportato nel film, riporta segni di indici di omofonia; inoltre cercando nel Lexicon si nota che molti dei termini sono non propriamente sumeri, ma protosumeri, nella forma ipoteticamente utilizzata prima del 2800/2600 a.C., periodo ufficialmente accettato per il âsumero classicoâ.
Una ricerca accurata nel Lexicon, e porta a stabilire questi termini, con i relativi significati:
E.NE = lei NE = questa/questo ME = Io / decreto / discendente NA = essere umano (me.na = di mia proprietà ) AM = AM2 = è (voce del verbo essere ) / la quale DE.EN = andare/venire/muoversi in direzione di KI = terra / città / luogo ULUTIM2 = creazione/creare/formare IGI = esaminare/osservare/guardare KAR2 = soffiare A = discendente / A2 = braccio E(G) = fare SA = rete/corda/legare (G)IE = penetrare KA(E) = bocca/urlare SUG = sapere/forzare ZAG / (E)SAG5 = prescelto GU(L) = distruggere
Una traduzione, forse un poâ forzata, ma giustificata visto il combaciare dei vari termini in un contesto che sembra abbastanza evidente e coerente, può essere:
âlei, questo essere umano, è mia discendente,
venuta nel luogo della creazione, (bisogna) esaminare,
legare il braccio e penetrare,
(forzare a) urlare (aprire la bocca?) del prescelto, distruggere.â
In questa traduzione lâunico termine che rimane âisolatoâ per mancanza di coerenza è KAR2 = âsoffiareâ, che però potrebbe avere altri significati non attestati nel Lexicon. Il testo ha senso compiuto ed è coerente con la scena a cui è riferito, infatti queste parole sono pronunciate da un âalienoâ nel momento in cui la protagonista del film è rapita e portata nellâastronave per essere esaminata (IGI), viene legata (SA) e forzata (SUG) su un lettino. Lei urla (KAE) per il dolore quando un ago le penetra (GIE) dietro il braccio (A2).
Articolo di Alessandro Demontis
Categoria: Miti – Asia – Mesopotamia17/05/2015Lascia un commentoCondividiShare with FacebookShare with WhatsAppShare with Google+Post navigationPrecedentePost precedente:Il nome NingishziddaSuccessivoNext post:Giochi di parole nei nomi sumeriLascia un commento Annulla rispostaDevi essere registrato per inserire un commento.”