

Nel corso degli ultimi anni, anche se non adeguatamente divulgati, son stati compiuti tantissimi studi sulle rocce lunari e sulle particolarità del campo magnetico della Luna. Le analisi compiute sui reperti rocciosi lunari mostrano come la loro composizione sia sensibilmente diversa da quella delle rocce terrestri, in particolare risultino ricche di elementi che sulla Terra si trovano in scarsa quantità, e allo stesso tempo povere di elementi più comuni sulla Terra. In particolare la Luna mostra, secondo gli astronomi ed astrofisici che sostengono la tesi secondo la quale la Luna sia stata ‘strappata’ dalla Terra, una incomprensibile mancanza di ferro, elemento che è abbondantissimo nel nucleo terrestre e che si suppone essere il componente fondamentale del nucleo dei pianeti rocciosi. In base a ciò, concludono gli scienziati, la Luna deve essere non un pianeta a se stante (poiché avrebbe un nucleo di ferro), ma un pianeta nato dall’urto della Terra con un altro corpo celeste. Ma c’ è un altro fattore che va considerato. La Luna è troppo grande per essere un ‘satellite naturale della Terra’. Secondo le leggi fisiche, infatti, un corpo come la Luna non potrebbe essersi ‘formato’ in parallelo e come pianetino distinto dalla Terra a quella distanza. In realtà la soluzione a questo dilemma sta proprio nelle nozioni che Sitchin ha dato: la Luna non è un satellite naturale nato dalla Terra o formatosi in parallelo ad essa, che è troppo ‘piccola’ rispetto alla massa lunare, ma un satellite di Tiamat, un pianeta molto più grande, che una volta spezzatosi (facendo nascere la Terra di dimensioni più piccole) ha dato origine a un nuovo equilibrio con la Luna. Questa spiegazione fa fronte sia al problema delle dimensioni dei due corpi celesti coinvolti, sia al problema della diversità di elementi presenti in essi. Infatti se la Luna fosse nata, come sostengono gli scienziati, da un urto coinvolgente il mantello della Terra, sarebbe piena degli elementi tipici di questo mantello. Così non è: la Luna è povera di questi elementi, identificati tipicamente nel nickel, nel fosforo, nel tungsteno, nell’alluminio e nel calcio. Inoltre, ricordandoci che quando questo evento presumibilmente avvenne, il sistema solare era ancora in via di formazione e la Terra non era completamente solidificata, la temperatura sviluppata dall’impatto che avrebbe dovuto far nascere la Luna avrebbe fatto evaporare gli elementi più leggeri, tra cui il ferro, l’acqua e il sodio. Questa massa di evaporazione, che sarebbe andata a costituire la Luna, dunque, avrebbe prodotto un satellite ricco, e non scarso, di ferro. E parliamo ancora del ferro sulla Luna. Alcuni studi sul campo magnetico lunare ci informano che la Luna aveva un dipolo magnetico sicuramente fino a 4 miliardi di anni fa, dipolo che, seppur quasi esaurito, lascia ancora oggi dei residui misurabili, come indicato dagli studi intitolati An ancient lunar magnetic dipole field di Stanley Runcorn, ingegnere esperto nel campo delle analisi di rocce. Un altro studio relativo al campo magnetico, stavolta pubblicato su Lunar & Planetary Science (intitolato Iron isotope evidence for formation of the Moon through partial vaporisation) ci informa del fatto che la ‘qualità’ di isotopi trovati nelle rocce lunari non è compatibile con la teoria secondo la quale la Luna sia nata dal mantello terrestre, dichiarando chiaramente che:
“The different Fe isotope composition of the Earth and the Moon exclude an origin by fission from the terrestrial mantle or by coaccretion with the Earth”
La diversa Fe composizione isotopica della Terra e della Luna esclude un’origine da
fissione dal mantello terrestre o per accrescimento con la Terra
Dunque cosa possiamo concludere con questi dati?
- La Luna è troppo grande per poter essere un satellite ‘naturale’ della Terra;
- La Luna è troppo povera di elementi del mantello terrestre per potersi essere formata da esso;
- La Luna aveva sicuramente fino a 4 miliardi di anni fa un campo magnetico, dunque presenza di ferro nel suo nucleo;
- La Luna è ricca di elementi considerati scarsi sulla Terra;
- La Luna doveva sicuramente esistere ‘parallelamente’ alla Terra visto che non può essere nata dal suo mantello.
L’unica soluzione che permette di soddisfare tutti questi punti è che la Luna non sia un satellite della Terra, ma di un pianeta molto più grande dal quale in seguito sia nata la Terra. Ed è esattamente ciò che dice Sitchin.
Articolo di Alessandro Demontis