Anunnaki, MITI

La menzogna della Dea Lunare

È opinione comune che la Luna, forse per il suo nome femminile, sia stata storicamente associata a divinità femminili. Se ciò è in parte vero, non è però vero quanto sostengono molti appassionati di mitologia del circuito femminista / wicca. Queste persone si spingono, per orgoglio femminile, a dichiarare che la Luna è un ‘simbolo femminile poi sradicato dalle civiltà patriarcali’.
Premettendo che nessuno di loro sa spiegare perché la Luna, e sopratutto la falce lunare, debba essere un simbolo femminile, essi non fanno altro che ricordarci che la Luna era il simbolo di Diana, Artemide, Giunone e ‘molte altre’. Ma dove sono queste ‘molte altre’? Qualcuna si rifà ad Iside. Le ‘seguaci’ del culto della Dea attribuiscono ormai ogni simbolo a questa ‘icona’, ma quando chiamate a giustificare e motivare con documentazione queste associazioni spariscono senza eccezioni. Andiamo allora ad esaminare questo aspetto della Luna.Se è vero che Artemide era associata alla Luna, ciò è vero solo a partire da quello che viene ricordato come periodo ‘post-classico’ o ‘ellenistico’ della civiltà greca, per convenzione a partire dal V secolo a.C. Le più antiche raffigurazioni arcaiche di Artemide la ritraggono come dea alata avente in mano degli animali. Nessuna Luna. Successivamente in periodo classico (VII secolo a.C. circa) viene rappresentata come dea cacciatrice, armata di arco e di frecce, spesso in scene ‘violente’ con giovani colpiti dalle sue frecce. Anche qui nessuna Luna. Per vedere rappresenta Artemide con la corona lunare, e successivamente con la falce di Luna, bisogna aspettare il periodo ellenistico. Diana era una divinità romana e italica, successivamente associata ad Artemide quando questa era già associata alla Luna, dunque in periodo tardo.
Selene, la ‘dea lunare per eccellenza’ della mitologia greca, assieme ad Artemide ed Ecate forma la ‘triade lunare’:

  • Selene: Luna piena
  • Artemide: Falce di Luna
  • Ecate: Luna Nuova

Vediamo dunque che tutte queste dee non vanno più indietro del I millennio a.C.. Che dire di Giunone?
Giunone era una divinità della mitologia romana antica (VII secolo a.C.) ma che i romani avevano preso ‘in prestito’ dai greci. E’ riconosciuta come dea lunare ma era associata al matrimonio e al parto. Quali altre divinità lunari femminili possiamo annoverare in tempi precedenti? Sorprendentemente nessuna dea lunare supera l’ esame cronologico spingendosi in periodi più antichi del XV secolo a.C.Spendiamo quale parola riguardo ad Iside. E’ importante segnalare che nei testi e nell’iconografia egizi queste dea non è mai associata alla Luna. Iside porta spesso in testa (in periodo tardo in cui è assimilata ad Hator) delle corna di mucca che sono state scambiate spesso per una falce di Luna. Tra queste corna, spesso, compare il ‘disco solare’. Iside era una dea della fertilità, ed è da supporre che il movimento femminista e wiccan, nell’associare tutto ciò che è ‘fertilità’ alle figure femminili, abbia attribuito a queste (almeno nel caso di Iside) anche il concetto di ‘divinità lunare’. Ma di fatto, anche il concetto di ‘divinità della fertilità’ non è univocamente legato al sesso femminile. Infatti le prime divinità della fertilità di cui abbiamo notizia sono maschili: Dumuzi e Ninurta.Torniamo alle divinità lunari. Nonostante ciò che sostengono determinati ambienti religiosi / antropologici, va segnalato che tutti i primissimi casi di divinità lunare sono maschili:

  • Nanna (Sumer IV millennio a.C.)
  • Enki (Sumer IV millennio a.C.)
  • Ninazu (Akkad III millennio a.C.)
  • Sin (Akkad III millennio e Babilonia II millenio a.C.)
  • Dundra (India fine III millennio a.C.)
  • Khonsu (Egitto fine III millennio a.C.)
  • Thot (Egitto fine IV millennio a.C.)
  • Aah (Egitto III millennio a.C.)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *