
Enkidu presso i pastori (1-53)
1. Enkidu era sdraiato accanto a lei,
(mentre) facevano lâamore;
e cosĂŹ Enkidu dimenticò il luogo dovâera nato.
Per sei giorni e sette notti Enkidu giacque5.con Shamkat e la possedette.
La prostituta allora a lui
parlò, a Enkidu:
âEnkidu, tu sei divenuto buono, sei diventato simile a un dio.
PerchĂŠ vuoi scorrazzare ancora nella steppa con le bestie selvagge?10. Vieni! Lasciati condurre ad Uruk, allâovile,
alla pura Casa, lâabitazione di An ed Ishtar,
dove Gilgamesh primeggia in forza:
e, simile a un toro selvaggio, è piÚ potente di ogni
essere umano:
[ ]â20. Prese consiglio con se stesso [ ];
con grande convinzione accolse le sue parole;
egli sarebbe andato alla ricerca di un amico, di uno che
lo potesse capire.
Il consiglio di Shamkat penetrò nel suo cuore.
Essa si tolse una veste e lo ricoprĂŹ,25. con una seconda veste ella si ricoprĂŹ.
Ella lo prende per mano e lo guida come fanno gli dei.
Alla capanna dei pastori, il posto dove câera lâovile,
i pastori si accalcano attorno a lui.Essi discutevano fra di loro dicendo:
30. âIl giovane ha fattezze simili a quelle di Gilgamesh
la sua forma è eccelsa, la sua struttura è forte.
Non è forse Enkidu, colui che è nato dalla montagna?
Come il firmamento di An la sua forza è incontrastataâ.Pane posero davanti a lui,
35. liquore posero davanti a lui,
ma Enkidu non mangiò il pane, egli aguzzò gli occhi
e guardò attentamente,
Enkidu non sapeva mangiare pane,
bere liquori egli non sapeva.La prostituta aprÏ la sua bocca e parlò a Enkidu:
40. âMangia il pane, o Enkidu! Esso è adatto alla divinitĂ
Bevi il liquore, esso è adatto alla regalitĂ â.
Enkidu mangiò il pane finchÊ non fu sazio.Lacuna di 6 righe (dopo avere mangiato e bevuto Enkidu si sente allegro; si lava e si veste diventando simile a un uomo e a uno sposo. Egli decide quindi di venire in aiuto dei pastori nel tenere lontani dal gregge gli animali selvaggi).
50. Egli prese in trappola i lupi, catturò i leoni,
sicchĂŠ i grandi bovari poterono dormire in pace:
egli, Enkidu, era il loro guardiano: âUomo vigoroso,
prode unico, tu meriti di stare in casa!â.
Un giovane uomo di Uruk sconvolge Enkidu (54-78)
Lacuna di 23 righe Shamkhat ed Enkidu si imbattono in un giovane uomo di Uruk, che racconta le leggi vigenti in cittĂ soprattutto in materia matrimoniale, per cui a Gilgamesh compete lo ius primae noctis. Una ricostruzione del passo sulla base del poema paleobabilonese (tavoletta di Pennsylvania) e dellâepopea ittita ci è offerta in Sap 2001, p. 52:
Il giovane uomo aprÏ la bocca, parlò e disse a Enkidu
âMi hanno chiamato alla casa dello sposalizio.
Spetta al popolo scegliere la sposa.
Riempirò piatti deliziosi per la tavola del rito
nella casa del suocero.
Per Gilgamesh re di Uruk-lâovile
è aperto il passaggio del popolo [lâuscio di casa]
Quando uno prende moglie
è destino che Gilgamesh la possieda.
Lui prima, poi il marito.
CosĂŹ è stabilito per decisione divinaâ.
Inutile dire che questa notizia manda Enkidu su tutte le furie. Enkidu con Shamkhat si precipita a Uruk ad affrontare Gilgamesh in procinto di varcare âlâuscio del popoloâ.
Nascita di una imperitura amicizia (79-94)
79. Egli stava lĂ , in mezzo alla strada di Uruk, lâovile,
80. sfoggiando la sua forza
egli sbarrava la via a Gilgamesh;
mentre ad Uruk la gente accorreva da lui;
i cittadini di Uruk si assembrarono attorno a lui;
gli uomini si ammassarono presso di lui;85. gli uomini si accalcarono attorno a lui.
Essi baciarono i suoi piedi come bambini.Subito dopo il giovane, le cui forme sono perfette,
â quando per Ishkhara un letto per la notte fu approntato
per Gilgamesh, un rivale simile a un dio fu posto -,90. Enkidu bloccava con il suo piede lâaccesso alla porta
della casa del padre della sposa;
egli non permetteva a Gilgamesh di entrare:
essi allora si affrontarono davanti alla porta della casa
del padre della sposa;
si rotolarono nella strada, il Paese tutto fu scosso.
Gli stipiti si frantumarono, le mura tremarono.Lacuna di 37 righe (la furibonda lotta tra i due eroi si conclude con la vittoria di Enkidu che però riconosce la superiorità di Gilgamesh: ne nasce una grande amicizia. Gilgamesh decide di far adottare Enkidu da sua madre Ninsun).
Il rifiuto della madre Ninsun (132-155)
âEgli è potente nella montagna, egli possiede la forza.
La sua forza è cosÏ grande come il firmamento di An.135. La saggia madre di Gilgamesh che conosce ogni cosa
comprese;
cosÏ parlò a suo figlio;
La saggia Rimat-Ninsun che conosce ogni cosa,
comprese; cosĂŹ parlò a Gilgamesh:âFiglio mio [ ]
amaramente [ ]140. [ ]â
Egli prese [ ]
egli lo condusse alla sua porta [ ]
egli (= Gilgamesh) piangeva amaramente:
âEnkidu non ha nĂŠ padre nĂŠ madre,145. i suoi capelli cadono sciolti,
egli è nato nella steppa e chi può batterlo?â.Enkidu stava con lui, ascoltava ciò che egli diceva,
fu preso da paura e si sedette per terra.
I suoi occhi si riempirono di lacrime,150. le sue braccia si abbassarono, la sua forza diminuĂŹ;
allora essi si abbracciarono lâun lâaltro e si strinsero le mani [ ]Lacuna di 31 righe (Gilgamesh per rincuorare lâamico gli propone di recarsi nella Foresta dei Cedri per uccidere il mostro Khubaba; Enkidu però lo mette in guardia dai pericoli di una tale impresa).
Il mostro che incute paura (184-195)
âPer proteggere la Foresta dei Cedri,
185. per incutere timore agli uomini, lo ha destinato Enlil.
Khubaba, il cui grido è il diluvio,
il cui soffio è fuoco, il cui respiro è morte,
può udire a una distanza di sessanta leghe attraverso
gli alberi della Foresta:
chi può dunque addentrarsi nella sua Foresta?<190. Per proteggere la Foresta dei Cedri,
per incutere timore agli uomini, lo ha destinato Enlil.
e una spossatezza fisica si impadronisce di chi osa penetrare
nella sua Forestaâ
Gilgamesh parlò a lui, ad Enkidu,
al suo amico rivolse la parola:195. âAmico mio! Chi dei mortali può salire al cielo?â
Lacuna di 19 righe (Gilgamesh fornisce la motivazione che lo spinge a recarsi nella foresta dei cedri: il desiderio cioè di acquisire quella fama che lo renderà immortale. In Sap 2001, p. 55, il discorso di Gilgamesh, integrato da recenti ritrovamenti, cosÏ prosegue:
PerchĂŠ, amico mio, ti lamenti miserevolmente,
la tua bocca è abbandonata e ti lasci andare?
LâumanitĂ conta i suoi giorni
e qualunque cosa faccia è vento!
Vieni, amico mio! [âŚ]
alle fornaci, davanti a noi si ammucchino le asce!
La fama di gloria è sottolineata dal poema paleobabilonese (tavoletta di Yale) che, in questo passo, recita (Sap 2001, p. 66):
Io taglierò i cedri e mi farò un nome eterno!
Se io cadrò, (almeno) mi sarò fatto un nome.
Le argomentazioni sembrano convincenti, tanto che, quando il testo riprende, gli artigiani sono giĂ allâopera).215. Gli artigiani sedettero e rifletterono sul da farsi;
Essi forgiarono una grande ascia bipenne,
unâascia-pashu dal peso di un talento di bronzo forgiarono,
le loro spade ciascuna dal peso di un talento forgiarono,
le loro guaine pesano ciascuna un talento.220. hepi eshshu (=rottura recente)
Questâultimo verso è stato aggiunto dallo stesso scriba assiro che diligentemente ricopiava il testo, evidentemente rotto!
I giovani e gli anziani di Uruk intervengono (221-253) [Commento]
âAscoltatemi, giovani uomini che avete combattuto con me
per cinque anni! (disse Gilgamesh)
Giovani uomini di Uruk che conoscete il vostro capo!
Io sono inflessibile: prenderò la via per il paese lontano
dove vive Khubaba.
Voglio ingaggiare una lotta dallâesito incerto, voglio percorrere
una via sconosciuta.225. Datemi la vostra benedizione poichĂŠ ho deciso
di intraprendere questa impresa,
sicchĂŠ io possa in futuro nuovamente entrare attraverso
la grande porta di Uruk,
e nuovamente celebrare la festa del Nuovo Anno in anni a
venire,
e prendere parte alla festa del Nuovo anno in anni futuri.
Sia celebrata la festa del Nuovo Anno, che la gioia vi regni,230. possano le grida-illuru circondarviâ.
Enkidu si rivolse allora agli anziani per avere consiglio:
âI giovani uomini di Uruk sono dâaccordo con Gilgamesh,
ditegli di non andare alla Foresta dei Cedri,
quel viaggio non deve essere intrapreso! Un uomo non
può sopravvivere!235. Il guardiano della Foresta dei Cedri è Khubaba
il selvaggio.
Chi può affrontarlo al di fuori degli Igigi?Per proteggere la Foresta dei Cedri,
per incutere timore agli uomini, lo ha destinato Enlil.
Khubaba, il cui grido è il diluvio,240. il cui soffio è fuoco, il cui respiro è morte,
può udire a una distanza di sessanta leghe attraverso
gli alberi della Foresta:
chi può dunque addentrarsi nella sua Foresta?â.I grandi consiglieri di Uruk si alzarono
ed espressero la loro opinione a Gilgamesh:245. âTu sei ancora giovane, Gilgamesh, il tuo cuore
è impetuoso,
non sai quello a cui tu vai incontro, sei ancora imberbe!
Khubaba, il cui grido è il diluvio,
il cui soffio è fuoco, il cui respiro è morte,
può udire a una distanza di sessanta leghe attraverso
gli alberi della Foresta:250. chi può dunque addentrarsi nella sua Foresta?
Khubaba, il cui grido è il diluvio,
chi può affrontarlo al di fuori degli Igigi?
Per proteggere la Foresta dei Cedri, e incutere timore
allâumanitĂ , lo ha destinato Enlilâ.
Il consenso degli anziani (254-âŚ)
Gilgamesh udĂŹ il discorso dei grandi consiglieri;
255. egli guardò e rise rivolgendosi al suo amico:
Lacuna di 33 righe (lâeroe non si abbatte per il giudizio negativo degli anziani e decide di chiedere lâoracolo del dio Sole. Questi, seppur malvolentieri, garantisce il suo appoggio per cui anche gli anziani augurano successo al loro re).
