Anunnaki, MESOPOTAMIA, MITI

Nergal

Nella mitologia mesopotamica Nergal (o Nerigal Signore della grande cittĂ ) sposo di Ereshkigal, la regina degli inferi e a seconda dei testi sumeri è considerato figlio di Enki e Damkina. È il dio del calore solare, del fuoco, delle inondazioni e delle pestilenze.
Il poema assiro-babilonese in lingua accadica, chiamato dagli studiosi Nergal e Ereshkigal, ci è pervenuto frammentario ed in tre versioni: versione di Tell el-Amarna e versione di Sultantepe ed Uruk; la prima differisce abbastanza delle ultime che fanno pensare ad un’unica versione solo lievemente variata, nonostante ciò queste piccole differenze hanno aiutato gli studiosi nell’interpretazione del testo.
La storia raccontata da queste tavolette ci narra di come Nergal assurse al ruolo di re degli inferi. Gli dei celesti decisero di dare un banchetto ma non potendo loro scendere nei domini di Ereshkigal (l’irkalla, cioè gli inferi) né essa salire nel cielo, dominio di Anu, venne invitato il suo araldo Namtar per rappresentarla. Al giungere di questi tutti gli dei si alzarono per porgere i propri rispetti tranne Nergal. La regina degli inferi, venuta a sapere dell’onta subita, condannerà a morte Nergal. Questi, secondo la versione di Tell El Amarna, venne aiutato da Ea che gli darà in scorta sette e sette guardiani. Essi apriranno le porte degli inferi che, come documentano altri testi, sono in grado di far perdere i poteri agli dei e gli permetteranno di sottomettere Ereshkigal. Essa gli si offrirà come sposa che lui accetterà felice.
Un santuario dedicato a Nergal fu scoperto negli anni ’70 a Mashkan-shapir, sito archeologico a sud di Baghdad.
Ner.gal (“Grande osservatore”): figlio di Enki che sposò Ereshkigal (sorella di Inanna/Ishtar) che regnò insieme a lei sul Mondo Inferiore (Africa meridionale). All’inizio tentò di fare da paciere tra il suo ambizioso fratellastro Marduk e gli Enliliti; ma alla fine si rivolse contro Marduk e sferrò l’attacco nucleare contro le “CittĂ  peccatrici” (Sodoma, Gomorra e altre tre) nella pianura del “Mare di sale” – impresa per la quale si guadagnò l’epiteto di Erra (“L’annientatore”).

Sigillo accadico di Nergal con una falce-spada e una mazza con due teste di felini (c. 2360 – 2180 A.C.)

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