
Ningishzidda is a Sumerian god, generally thought to be equivalent to the Egyptian Thoth and the Greek Hermes. Laurence Gardner, in fact, identifies Thoth as being Hermes-Trismegistus. There is the possibility Ningishzidda was also the early MesoAmerican god, Quetzalcoatl.
(TRADUZIONE)
Ningishzidda è un dio sumero, generalmente pensato per essere l’equivalente al Thoth egiziano e a Hermes greco. Laurence Gardner, infatti, identifica Thoth come Hermes-Trismegisto. Vi è la possibilità che Ningishzidda sia anche il dio mesoamericano, Quetzalcoatl.
(Dal sito Halexsandria)
“His Sumerian name, NIN.GISH.ZID.DA, which meant “Lord of the Artifact of Life,” bespoke recognition of his capacity to restore life by reviving the dead….
(TRADUZIONE)
“Il suo nome sumero, NIN.GISH.ZID.DA, significa” Signore del Artefatto della Vita “, il riconoscimento su misura della sua capacità di ripristinare la vita facendo rivivere i morti …
(Dal sito Byblioteca Pleyades)
Figlio di En.Ki e di Ereshkigal, Ningishzidda apprese da suo padre En.Ki, capo scienziato degli Anunnaki, le ‘divinità’ adorate dai sumeri, i segreti della scienza, in particolar modo del linguaggio, della scrittura, della matematica, dell’edilizia, della medicina e, importante, della biologia. I sumeri amavano il personaggio Ningishzidda perché era l’unica divinità ugualmente rispettata dalle due fazioni divine che si contendevano il potere sulla Terra, gli Enliliti, i seguaci e figli di En.Lil, e gli Enkiti, figli e seguaci di En.Ki. Per il suo grande sapere e la sua irreprensibile lealtà Ningishzida era rispettato e tenuto in gran conto.Secondo Zecharia Sitchin Ningishzidda aiutò suo padre Enki nell’opera di creazione del primo Uomo, Adapa (il terrestre), chiamato dagli Anunnaki Lu.Lu (il mescolato). La storia che porta alla creazione dell’uomo da parte di En.Ki, sua sorellastra Ninmah, e suo figlio Ningishzidda è molto dettagliata nel libro di Sitchin ‘Il libro perduto del dio Enki’. A un certo punto durante il consiglio degli dei (gli Anunnaki), Enki esordì: creiamo un lavoratore primitivo, che porti il giogo delle nostre fatiche. All’osservazione del consiglio che mai nessun essere era stato creato dal nulla, egli rispose che L’essere che cerchiamo esiste già, nella terra dell’Ab.Zu, dobbiamo solo imprimergli il nostro marchio, dargli la nostra immagine. Creiamo un essere a nostra immagine e somiglianza. Questa frase suonerà sicuramente familiare: se agli Anunnaki sostituiamo gli Elohim della Bibbia, otteniamo esattamente lo stesso discorso che ci viene tramandato dalla Genesi. Ma cosa vuol dire ‘l’essere che cerchiamo esiste già nella terra di Ab.Zu’? e cosa vuol dire ‘imprimergli il nostro marchio’? L’Ab.Zu, ritenuto erroneamente l’inferno della religione sumera, è una regione collocata nel Sud-Est dell’Africa, nella zona della Tanzania. Gli scritti sumeri raccontano che gli Anunnaki crearono l’uomo perché erano stanchi di lavorare nelle miniere dell’Ab.Zu. Secondo i calcoli di Z. Sitchin, tutto ciò avvenne circa 300mila anni fa.Sarà un caso che le più moderne ricerche genetiche sulla origine dell’uomo, lo datano a sicuramente più di 200mila anni fa? Sarà un caso che i ritrovamenti di utensili da scavo e da estrazione più antichi sono stati ritrovati in Tanzania a oltre 80 metri di profondità e datati a circa 25mila anni fa, un periodo durante il quale secondo la paleontologia ufficiale l uomo non faceva altro che cacciare e mangiare bacche? Se le ricerche genetiche dicono la verità, ed è da stupidi pensare altrimenti, a quell’epoca il sudest africano era abitato da ominidi, classificati secondo la paleontologia attuale Homo Erectus. Arriviamo qui al ‘nostro marchio’ di cui parlano gli Anunnaki in consiglio. La creazione del Lulu avvenne, secondo gli scritti, unendo il sangue e il seme di un maschio Anunnaki all’essenza di vita di una ominide, tenendoli in una forma di argilla e mettendoli successivamente nel grembo di una femmina Anunnaki. Abbiamo, qui, la perfetta descrizione di un procedimento di inseminazione artificiale! Non solo, il particolare della argilla spiegherebbe come mai nella Bibbia viene raccontato che gli Elohim crearono l’uomo dalla terra. Una volta creato l’Adapa, il primo maschio, come sono nati gli altri uomini? In quanto ibrido il primo uomo era sterile, spiegano gli scritti. Entra in ballo qui Ningishzidda, con le sue grandi abilità mediche e particolarmente in campo genetico. È scritto che Ningishzidda e Enki presero da Adapa una ‘TI’ e da questa crearono la prima femmina, chiamata Kehwa.
La parola TI, in sumero, aveva due significati:
- COSTOLA
- ESSENZA DI VITA

La Bibbia afferma che Eva fu creata dalla costola di Adamo. E se la corretta interpretazione, giocando sul doppio significato della parola, fosse che Ningishzidda prese dalla ‘costola’ di Adamo il ‘soffio di vita’? E cosa può essere il ‘soffio di vita’? È l’effige di Ningishzidda. Due serpenti incrociati. Richiamano l’immagine della spirale incrociata del DNA. Siamo convinti, e molto, che l’essenza di vita di Adapa potesse essere solo il suo DNA. I due serpenti incrociati sono rimasti nelle generazioni come simbolo di Ningishzidda, e della sua arte medica. Ancora oggi il simbolo delle farmacie, e dei centri di soccorso medico, è costituito da 2 serpenti incrociati. Possiamo quindi fare un riassunto:
- Enki, davanti al consiglio degli Anunnaki, dichiara di voler creare un lavoratore primitivo, imprimendo la immagine e somiglianza degli dei su di esso. Dichiara che la base, gli ominidi, vivono già vicino alle miniere del sudest africano.
- Enki, Ninmah e Ningishzidda, usando lo sperma e il sangue di Enki, e l’ovulo di una femmina di Homo Erectus, mettono in pratica una fecondazione artificiale eterologa impiantando l’ ovulo fecondato nel ventre di Ninmah.
- Dal corpo di Adapa, il primo uomo creato, creano la prima donna Kehwa, estraendo il dna forse dalla costola del maschio.
- Successivamente, dopo aver praticato la possibilità di creare esemplari di sesso diverso, Enki e Ningishzidda iniziano una clonazione dei due esemplari, creando 7 maschi e 7 femmine.Tutto questo sta in tavolette sumere datate ad almeno 2500 anni prima della scrittura della Genesi.
Cosa dice la Genesi?
- Gli elohim dissero: creiamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza
- Gli elohim crearono l’uomo dalla terra
- Presero una sua costola e crearono Eva.
- Crearono uomo e donna
Impressionante vero? Confrontando le due storie, vengono chiariti vari punti misteriosi del racconto della genesi:
- la pluralità del termine Elohim – il cattolicesimo è una religione monoteistica, allora come mai la creazione dell’uomo è attribuita a GLI ELOHIM?
- il particolare della ‘terra’ – che si rivela il contenitore di argilla in cui veniva coltivato l’ ovulo fecondato (a questo punto si vedano gli studi di qualche anno fa che hanno provato che alcuni tipi di argilla fungono da catalizzatori nelle reazioni di scissione e ricombinazione del DNA)
- il particolare della ‘costola’
Ma c’è un altra peculiarità che riguarda Ningishzidda, e ci introdurrà alla sua personificazione egiziana: THOT.
Secondo le storie sumere, dopo il Diluvio, gli Anunnaki che si trovavano in orbita nelle loro ‘camere celesti’, ridiscesero sul pianeta e doverono ricostruire le loro basi di scavo, estrazione, il controllo missione, le piattaforme di lancio / atterraggio etc. Fu allora che Ningishzidda progettò e fece costruire le 2 grandi piramidi, dopo aver costruito la più piccola, attribuita a Menkaure, come modello. Le 2 grandi piramidi fungevano da ‘delimitatori’ del percorso che portava alla base di atterraggio e lancio, e al centro di controllo missione, situati rispettivamente a Baalbek e sul monte Ararat. Recenti studi sul rivestimento originario delle piramidi, hanno stabilito che in origine le piramidi ricoperte come erano di calcare bianchissimo sarebbero state visibili da altitudini eccezionali, e sarebbero potute essere prese a riferimento dall’alto. Una sorta di ‘faro’. Non solo, le Piramidi vennero erette in perfetto allineamento con le 3 stelle della cintura di Orione, particolare importantissimo, perché nella tradizione egiziana (per esempio nel Libro delle Piramidi) si dice chiaramente che grazie all’intercessione di THOT, i faraoni ascendevano al Duat per unirsi alle divinità. Il Duat era la dimora di Osiride, ed era collocato nella cintura di Orione. Venne costruita una statua per rendere omaggio al costruttore di queste opere grandiose: La Sfinge. Ricordiamoci che stiamo parlando del periodo post diluviano, quindi dopo il 10.600 a.C. (l’unico periodo in cui la cintura di Orione e Giza erano perfettamente allineati) quando sorgeva l’Era del leone. Sarà per questo che la sfinge ha il corpo da leone e il volto umano? Il volto di Ningishzidda. Andando avanti nel tempo verso la nascita delle prime civiltà, a cavallo del 4000 a.C. Marduk, conosciuto in Egitto come Ra, aveva unificato alto e basso Egitto. Le sue mire, di vedere riconosciuto il suo grado di importanza tra gli Anunnaki, lo portò a lottare assieme a suo figlio Nabu contro la fazione Enlilita, e a tentare di impadronirsi delle ‘tavole dei destini’ conservate nello spazioporto nel Sinai. Questo causò il suo esilio. Alcune tavolette di argilla che raccontano l’ esilio di Marduk in prima persona, descrivono i suoi lunghi viaggi nelle terre lontane a sud, e ad est dell’Abzu. In queste tavole si legge il suo rammarico per aver dovuto abbandonare i suoi seguaci, i popoli di Babilonia e d’Egitto. In Egitto fu il periodo in cui Ra divenne conosciuto come Amon-Ra, che significa ‘Ra nascosto’. In sua assenza il potere sulla valle del Nilo venne affidato a Ningishzidda, suo fratello, conosciuto in Egitto con il nome di THOT. Forte di un nuovo esercito Ra tornò in Egitto intorno al 3100 e riprese il suo posto scacciando Thot. Questi, in cerca di una nuova terra da civilizzare, si trasferì (secondo alcune tavole accadiche), nelle terre ad Ovest oltre il grande mare. Se geograficamente ci spostiamo ad ovest dell’Egitto, arriviamo alle coste africane, all’ oceano Atlantico (il grande mare) e ancor più a Ovest alle Americhe. Ora, considerando la inclinazione del globo terrestre, potete fare una facile prova usando Google Earth.
- Collocatevi sull’Egitto all’altezza di Giza
- spostatevi a ovest fino ad arrivare all’oceano, e arriverete poco a nord di Nouakchott
- ancora a Ovest passate sopra l’arcipelago di Santa Luzia
- ancora a Ovest in linea retta approdate sulla costa della Guinea Francese, a Cayenne
- e via terra sempre in orizzontale arrivate alla costa ovest all’altezza di Trujllo, poco sopra Lima.
Questo percorso è molto importante, poiché è qui, in Perù, poco sopra Lima, e più nell’entroterra ma sulla stessa linea che lega Trujllo a Giza, che si trovano i maggiori insediamenti pre-aztechi. Questa fu la culla, e successivamente tutto il Perù, il Mexico, la Bolivia, e giù fino alla Terra del Fuoco, delle civiltà Tolteche, Olmeche, ed Azteche. Quelle che, per intenderci, adoravano il culto di Quethzalcoatl, chiamato il Serpente Alato. Inutile ricordare che Quethzalcoatl era descritto dagli Aztechi come un grande essere dalla pelle bianca, venuto dal mare dalle terre ad Est (ad Est dell’America latina c’è l’oceano, ed ancora ad Est l’Africa e l’Egitto). Inutile ricordare che il ‘Serpente’ era l’effige mesopotamica di Ningishzidda. Per chi ha familiarità con le civiltà preincaiche, il calendario del Lungo Conto, unico esempio di calendario lineare che sia arrivato a nostra conoscenza, fu donato all’uomo da Quethzalcoatl, e ha inizio nel 3113 a.C. Verosimilmente la stessa data in cui Ningishzidda, alias Thot, alias Quethzalcoatl, arrivò nelle terre mesoamericane, dopo essere stato scacciato da suo fratello Ra/Marduk. Abbiamo connesso l’ Egitto con il Perù, sia come simbologie e racconti sia geograficamente. Ma c’è di più.Quella stessa linea che unisce, con scarto di qualche frazione di grado, Giza con la zona nord di Lima, può essere estesa da Giza verso Est, per arrivare in Mesopotamia, terra di Sumeri, Accadi e Babilonesi, primo stanziamento degli Anunnaki.Troviamo così unite per Geografia, Tradizione delle culture, e ‘Mito’, le tre grandi Civiltà:
- Mesopotamia (A)
- Egitto (B)
- Perù (C)
Il cui comune denominatore è quel personaggio conosciuto e divinizzato rispettivamente come:
- Ningishzidda
- Thot
- Quethzalcoatl
CURRICULUM VITAE NINGISHZIDDA (aka Thoth, Djedi, Ermete Trismegisto, Quetzalcoatl, et al)
Precedente impiego: Sumera, egizia, greca (et al) Dio
Esperienza e abilità: Alchimia, Costruzione Piramide, Saggezza, Comunicatore
Impiego ricercato: Signore della Terra
Riferimenti:
(traduzione dall’inglese all’italiano con google)
Secondo Zecharia Sitchin, Ningishzidda, Herm, è il figlio di Enki e Ereshkigal (il sumero Regina degli Inferi). Nonostante la Enki ed Enlil rivalità, però, Herm era molto considerato da tutte le fazioni della rivalità tra fratelli arco. Nel suo ruolo egiziano Thoth, Herm era “il falco tra gli dei”, il “dio del cavo che misura la Terra”, gli Anunnaki che è stato nominato per essere custode dei segreti di I Grandi Piramidi di Giza, così come il dio che ha sostituito Horus (figlio di Iside e Osiride) sul trono di molto, molto antico.
Vi è anche un inno alla Ningishzidda, esaltando la sua casa a piramide in Egitto:
“Luogo Enduring, montagna luce color che, in un modo abile è stata fondata.
Il suo buio nascosto da camera è un luogo maestoso;
In un campo di Vigilanza si trova.
Impressionante, i suoi modi non si può comprendere,
Nella terra dello Scudo vostro piedistallo è strettamente maglia come una rete a maglia fine …
Di notte si faccia i cieli, le vostre antiche misure sono superando.
Il vostro interiore conosce il luogo in cui Utu [il dio del sole] sorge,
la misura della sua larghezza è di grande portata.
Il tuo principe è il principe la cui mano puro è disteso,
il cui lussureggiante e capelli abbondante scorre sulla schiena –
il signore Ningishzidda.
Articolo di Alessandro Demontis