Estratto dal libro “Nimród, a hun-magyarok őse” di Veronika Marton (traduz. Titolo: “Nimrod, l’antenato di Unni e Magiari”
Nella coscienza dell’uomo notizie e realtà si incastrano pacificamente. Senza pensare , crede alle storie della creazione dell’Antico Testamento così come al fatto che l’uomo origina dalla scimmia. Ma un confronto tra “racconti” biblici e scoperte scientifiche può fare luce anche su altre ipotizzabili interrelazioni.

Il processo del diventare umano
1 – Scimmia antropoide (3,9 – 2,9 milioni di anni fa);
2 – Antenato proto-umano (3,3 – 2,1 milioni di anni fa);
3 – Homo Habilis (2,4 – 1,4 milioni di anni fa);
4 – Homo erectus (1,8 – 200.000 anni fa);
5 – Uomo di Neanderthal (200.000 – 28.000 anni fa) → Uomo di Cromagnon/Uomo Sapiens fossile;
6 – Uomo odierno / Homo Sapiens Sapiens.
Il processo di sviluppo dell’uomo che inizia dalla scimmia antropoide fu interrotta circa 28.000 anni fa dall’estinzione dell’Uomo di Neanderthal.
Al suo posto senza alcun altro suo precedente comparve il predecessore dell’uomo di oggi, l’Uomo di Cromagnon, capace di sviluppo.
Esistono opinioni secondo cui i Neanderthal erano esiliati della società antediluviana di più elevato livello di illuminazione materiale e spirituale, e che furono emarginati e costretti a vivere una vita rudimentale.
Sorge la domanda: cosa ha causato il passaggio tra i due tipi di umanità, cosa sarebbe potuto succedere nel periodo intermedio?
Il modo più ovvio è iniziare con interrogare la Bibbia: “Creò ….Dio l’uomo a sua immagine, a sua immagine lo creò, ad immagine di Dio”¹
Li creò uomo e donna e quando, contravvenendo al divieto, mangiarono del frutto dell’albero della conoscenza non soltanto li cacciò dall’Eden, bensì anche altri problemi li colpirono: Eva è stata condannata a partire dolorosamente, Adam ha dovuto lavorare sodo per potersi guadagnare da vivere². É stato davvero un peccato imperdonabile consumare dall’albero proibito, oppure il furto? La Chiesa offre la remissione anche dei peccati più gravi in cambio di alcune preghiere.
Dio non fu così indulgente: scacciò Adamo ed Eva dal Paradiso. Una manifestazione del suo amore fu che “realizzò vestiti di pelle e li vestì”ᵌ.
Quindi secondo ciò non voleva ucciderli, voleva solo rimuoverli dall’Eden, quindi nelle difficili condizioni naturali e climatiche sarebbero stati in pericolo di vita rimanendo senza vestiti.

Il Paradiso Terrestre presente al centro dell’Oceano Mondiale,
potrebbe anche essere Atlantide (Hans Lufft, Wittenberg, 1536. British Library, – britishlibrary.typepad.co.uk)
La Bibbia ha risolto l’espulsione come una fiaba introducendo come causa la deflorazione dell’albero della conoscenza e della vita eterna. Potrebbe esserci stata qualche ragione più ovvia per l’espulsione? Dalla Bibbia non emerge.
Ipotizziamo che la prima coppia di persone sia stata attaccata da qualche malattia ed espulsa per non infettare gli abitanti dell’Eden.
In ogni epoca ogni società espelleva i malati infettivi, i malati intestinali inguaribili ed i lebbrosi. Nell’antichità e nel Medio Evo furono separati in colonie isolate, esiliati in isole. Resero miserabili le loro vite, mangiavano ciò che trovavano, ciò che avevano creato per loro stessi, a volte lanciavano persino i resti del loro cibo..

Adamo ed Eva fuori dal Paradiso (Manoscritto del XV° secolo,
Rennes Library, Biblioteca di Francia-publicdomainreview.org)
In ogni caso, la prima coppia umana, fu cacciata dal Paradiso Terrestre, dalla ricchezza. Dovettero vivere della loro forza, mangiarono erbe, tuberi, frutti di bosco, perché Dio permise all’umanità solo dopo il diluvio di mangiare “di ogni animale che si muove, che vive, sia cibo per voi…”⁴.
Salivano sugli alberi perché potessero difendersi dagli animali selvatici. Regredirono. A causa delle cattive condizioni di vita diventarono animaleschi, simili a scimmie.

Questi esseri umani divenuti come scimmie, originariamente non erano scimmie, per questo rimasero loro le capacità di sviluppo. Questo li differenziava dalle scimmie vere. Dovettero compiere un lungo viaggio per tornare ad essere uomini. Gli scampati al diluvio, gli abitanti della barca, cioè Noè e la sua famiglia, non regredirono. Erano uomini e questo rimasero, al massimo la loro possibilità di vita si abbreviò.
Ogni mito, così anche la Bibbia, ha il suo contenuto di verità, che gli storici, la geologia, l’antropologia, l’etnografia ecc, a grandi linee confermano.

Forse erano così gli uomini della Bibbia – Cacciatori aztechi (manoscritto azteco del XVII° secolo, Collezione di Jay I. Kislak, Libreria del Congresso, Washington, USA – loc.gov.)
Dal Libro Primo di Mosè si scopre che l’umanità prima del diluvio era composta da diverse specie.
É solo un presupposto dedurre dalle citazioni bibliche componenti della razza umana di quell’epoca , ma il testo dell’Antico Testamento suggerisce anche questo: prima dell’ultimo Diluvio, i figli dei dei, le figlie degli uomini, i loro discendenti ed i giganti vivevano sulla Terra. L’umanità di oggi è stata creata dai loro discendenti:
1. “Ed i Figli degli dei videro le figli degli uomini…e ne presero come mogli per loro quante ne vollero…”⁵
I Figli degli Dei erano gli abitanti dell’Eden, cioè avrebbero potuto essere gli Atlantidei. Forse vi erano persone di grande altezza tra loro perché la Bibbia scrive con fermezza: “C’erano i giganti allora sulla Terra…”.
Adamo ed Eva furono “creati”. I loro discendenti vengono chiamati nell’Antico Testamento come le “figlie degli uomini”.
2.”I giganti erano sulla Terra a quei tempi, ed anche dopo, quando i Figli di Dio….”⁶
I discendenti dei giganti furono presenti sulla per molto tempo, dopodichè sparirono dalla Terra, solo i loro fossili riemergono qui e là; per esempio in Etiopia, nella terra dei discendenti di Kush, i Kussiti.
Kush/Nimród era un gigante secondo entrambe le tradizioni, Kam, il suo antenato, pure.
Faccio notare che “Nimród” non era un nome proprio di persona bensì un nome di dignitario. Il suo significato: “cinto di pelle di pantera”. I popoli orientali, magiari compresi, avevano un loro “Nimród, il cui nome proprio di persona, è sconosciuto. Con il tempo nel ricordo solo il “nimród” è rimasto, ed è divenuto nome proprio di persona.

3. “….I Figli di Dio si unirono alle figlie degli uomini, e queste partorirono a loro dei bambini. Questi erano i potenti che erano personaggi famosi fin dall’inizio.”⁷
Le figlie del popolo espulso ed i figli di dio, dalle nozze degli abitanti dell’Eden poteva nascere una razza umana sostenibile. Loro popolarono la Terra.
3. “….I Figli di Dio si unirono alle figlie degli uomini, e queste partorirono a loro dei bambini. Questi erano i potenti che erano personaggi famosi fin dall’inizio.”⁷
Le figlie del popolo espulso ed i figli di dio, dalle nozze degli abitanti dell’Eden poteva nascere una razza umana sostenibile. Loro popolarono la Terra.

Scena del letto (frammento antico babilonese, extrembilgi.com)
La Bibbia non scrive che i “figli degli dei” fossero enormi, ma i loro discendenti comunque potrebbero aver ereditato la grandezza: “Questi sono gli uomini potenti che furono famosi fin dall’inizio”. Il termine “potente” può riferirsi sia a una persona con potere che ad una grande statura. Quest’ultimo è più probabile perché prima del diluvio solo Dio aveva il potere su ogni altra cosa. É evidente dagli eventi biblici che Noè potrebbe essere stato un discendente dei Figli di Dio, poiché apparteneva anche al genere umano peccatore.

38. Teschio di gigante, dentatura superiore ed inferiore. Di sopra un teschio di grandezza generica, incastonato nella pietra. Questo reperto supporta che nella terra nativa di Nimród davvero vi erano giganti. (Secondo le scritture del museo, creature umane vissute 3,2 millioni di anni fa in Etiopia – Museo Nazionale Etiope, Addis Abeba)⁸.
Segnalazioni di culture antiche riportano che le persone un tempo primitive vivevano sulla Terra ed avevano relazioni con persone altamente istruite.
Un buon esempio nell’epopea di Gilgamesh, Enkidu viveva nelle fila degli animali viventi. Imparò discorsi significativi, la vita urbana dai suoi contemporanei colti e si integrò pienamente nella civiltà sumera.
L’epopea di Ramayana cita un tale tipo di essere umano che aiutò il figlio del re Rama. Hanuman, il loro capo, assomigliava ad una scimmia antropoide ma parlava sensatamente e combatteva eroicamente. Conosceva le montagne, i boschi e le erbe medicamentose.⁹
Il biblico Giobbe “ha ricevuto un’ulcera disgustosa” ed finì tra gli espulsi: “Sono stati cacciati dagli uomini…”, “Sono morti nudi…nemmeno nel freddo avevano una coperta per loro…strappano piante amare….ruggiscono tra i cespugli”¹⁰, cioè diventarono selvaggi, vivevano come scimmie.
In tali circostanze, l’essere umano se guarisce deve passare attraverso tutto il processo per diventare nuovamente umano. A meno che l’uomo non sia rinfrescato in qualche modo, cioè non si incontra, non entra in contatto con una razza umana avanzata e civile. E da questo matrimonio è già un vero uomo quello che sta per nascere.

Il lebbroso Giobbe (Morale sul Libro di Giobbe 2.78. Scott Nevins Memorial – Users.clas.ufl.edu)
La prima coppia di persone espulse dall’Eden, nonostante le misere condizioni, non solo sopravvisse, bensì generò loro discendenti nel mondo. (Può essere una ipotesi, ma forse avrebbero potuto essere regrediti al livello dei Neanderthal)¹¹. Da loro provennero le figlie dell’uomo. Dal matrimonio delle figlie dell’uomo e dei giganti figli di Dio nacque una razza umana capace di procreare.
La Bibbia suggerisce che anche i giganteschi figli di Dio erano abitanti dell’Eden. Loro potrebbero essere quelli che chiamiamo uomini di Cromagnon¹². Dai loro discendenti che si moltiplicarono potrebbe essere sorta l’umanità peccatrice. Dio rilasciò il diluvio su di loro. Non soltanto gli abitanti dell’arca Noè e sua famiglia fuggirono.
Secondo i miti ed i ricordi dei popoli (i loro racconti) oltre a loro, altri gruppi di persone, come i cussiti, gli egiziani e persino i nativi d’America, fuggirono dall’affondamento di Atlantide.
Questi insieme crearono l’attuale umanità.
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¹ Genesi 1.27
² Genesi 3.17-19
ᵌ Genesi III. 21. Ld. Ed anche kv. 53. pagina
⁴ Libro di Mosè I 9.3
⁵ Mosè I. quart. 6.2
⁶ Mosè I, quart. 6.4
⁸ La foto è proprietà privata;
⁹ The Ramayana, Edited…Manmatha Nah Dutt…Printed Chandra Chackravarti, Calcutta, 1891. 48.p.;
¹⁰ Santa Bibbia, Libro di Giobbe 2.7., 30.5., 24. 7-10.,30.7
¹¹ Marton Veronika: Nimród, a hun-magyarok őse, Matrona, Győr, 2017.. 69-70, pp.
¹² Sulle pagine 71-72 L.m.f.!