
Ci sono anche altri aspetti della teoria di Sitchin che hanno una importante valenza dal punto di vista genetico; nella sua analisi dei miti della creazione sumeri e babilonesi Sitchin sostiene che gli Anunnaki crearono l’uomo moderno (Homo Sapiens) tramite una serie di modifiche genetiche all’Homo Erectus che era diffuso su tutto il globo.
Sitchin riporta in particolare varie versioni del mito della creazione dell’uomo, soffermandosi molto sulla versione giuntaci tramite l’Atra Hasis. Vi si narra di una discussione animata in seno al consiglio degli Anunnaki al termine della quale Enki avanza l’idea di creare un essere primitivo che potesse lavorare al posto degli dei. La descrizione di questo atto di creazione,come abbiamo già accennato e come vedremo più avanti nella analisi dell’Atra Hasis, ricorda in modo stupefacente la versione narrata nella Genesi, ma in questo testo mesopotamico abbiamo alcuni altri particolari:
Enki responded, “If we use pure clay to make these new creatures,they will be like the animals,without intelligence. To make them capable of bearing the yoke of Enlil,we must slay one of the gods so his flesh and blood can be mixed with the clay to be made into a man. Then what we create will be god and man mixed together.”
Questo passaggio contiene un particolare che piu avanti approfondiremo: quello dell’argilla. Uno studio del 2002 di Martin Hanczyc e Shelley Fujikawa ha provato che un tipo particolare di argilla, la montmorillonite, ha mostrato capacita di catalisi nei confronti delle reazioni di combinazione dell’RNA tramite la formazione di vesciche di grasso.
Non solo, la montmorillonite protegge le molecole organiche dal degradamento e permette loro di assemblarsi spontaneamente con percentuale di successo maggiore rispetto a un ambiente in cui la montmorillonite e assente. Lo studio dell’applicazione delle argille in campo biologico e genetico pero non e una novità del 2002.
Prima di questa scoperta, erano stati condotti sin dai primi anni ’90 studi sulla catalisi da parte di argille organiche in colture ad uso biologico. Alcuni studi evidenziarono che la montmorillonite giocava un ruolo fondamentale nel tentativo di riproduzione di batteri derivanti dall’Escherichia Coli.
Sull’uso della montmorillonite sono noti in particolare 3 studi:
- quello di Hanczyz e Fujikawa nel 2002
- quello di James P. Ferris nel 2006
- quello di Q. Huang e W. Chen nel 2007
Inquadrati questi studi nel contesto del racconto babilonese, l’argilla non e, come sostengono molti studiosi e religiosi, il materiale DA CUI e stato creato l’uomo (la Bibbia riporta che ‘Dio creo Adamo dalla terra’), ma il materiale SU CUI questo e stato creato. Potremmo ipotizzare che la montmorilllonite, o un simile tipo di argilla, fosse usata come ‘piattina per la coltura’ del mix cellulare, o come catalizzatore.
Articolo di Alessandro Demontis (tratto da Il Fenomeno Nibiru vol.1)