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Il famoso detto ‘La storia si ripete’ sembra trovare in Genesi una delle più antiche conferme; al lettore attento del testo biblico non sarà certamente sfuggito il fatto che in vari punti della Genesi sembra che alcuni fatti vengano ripetuti, arrangiati in maniera diversa.
Un caso famoso è quello della creazione di Adamo ed Eva. In un punto della narrazione (Genesi 1:27) si afferma che ‘Dio creò gli uomini, maschio e femmina li creò’, suggerendo ad alcuni commentatori una idea di contemporaneità , mentre in un altro punto (Genesi 2:7-22) si dice che ‘Dio creò Adamo dalla terra’ e solo successivamente, vedendo che questo era da solo, decise di dargli una compagna, Eva.
Alcuni commentatori legano questa ripetizione, apparentemente contraddittoria, alla possibilità avanzata nel XII secolo circa l’esistenza di una prima compagna di Adamo precedente ad Eva, la famosa Lilith.
Ma se questo è un singolo caso di ripetizione, che potremmo anche descrivere come una esplicazione (il racconto delle due creazioni separate, di Adamo e di Eva) di un concetto precedentemente riassunto (la creazione degli uomini come ‘maschio e femmina’), dobbiamo notare a un certo punto uno schema di ripetizione che coinvolge interi capitoli e molti più avvenimenti.
Mi riferisco in modo particolare allo strano parallelo che lega Genesi 1-7 a Genesi 8-12, come se in Genesi 7 ci sia stato un ‘azzeramento’. Ebbene quell’azzeramento, da quanto si vede dallo schema di Genesi, esiste davvero: il Diluvio. È interessante notare come le storie di Creazione all’inizio di Genesi trovino ripetizione nella ri-Creazione dopo il Diluvio, e come ogni fatto narrato dopo la ‘prima creazione’ trovi ripetizione dopo la ‘seconda creazione’. Andiamo ad analizzare tutte le analogie in profondità .
La prima parte di analogie riguarda la Creazione e l’inizio delle attività umane:
Genesi 1 dai versetti 2 a 20 narra di come il mondo nasce dall’Abisso delle acque, tramite loro raccolta, formazione (o liberazione) della terra, la nascita delle piante, degli animali in acqua e nel cielo.
Genesi 8 dai versetti 2 a 17 narra di come dopo il diluvio le acque si ritirano, riemerge la terra, Noè manda degli uccelli nel cielo, e le piante riaffiorano.
- Genesi 1 nel versetto 22 rappresenta la benedizione di Dio agli uccelli e agli animali marini perché si moltiplichino
- Genesi 8 nel verso 17 rappresenta la benedizione di Dio agli animali che escono dall’arca perché si moltiplichino
- Genesi 9 nel versetto 1 rappresenta la benedizione di Dio a Noè e alla sua famiglia perché ‘siano fecondi e si moltiplichino’
- Genesi 1 nei versetti 29 e 30 rappresenta la disposizione ‘alimentare’ di Dio riguardante uomini ed animali (all’uomo è dato mangiare erbe e frutti ma non carne – agli animali è dato mangiare erba)
- Genesi 9 nei versetti 3 e 4 rappresenta la disposizione ‘alimentare’ di Dio riguardante uomini ed animali (all’uomo è dato mangiare erbe e frutti ma esplicitamente non la carne)
- Genesi 2 nel versetto 15 vede Adamo messo a lavorare la terra in un giardino
- Genesi 9 nel versetto 20 vede Noè lavorare la terra piantando un vigneto
La seconda parte di analogie, potremmo definirla ‘della maledizione’ da parte di Dio agli uomini:
- Genesi 3 dai versetti 1 a 7 lega lo stato di nudità a un alimento (Adamo ed Eva erano nudi e si accorgono di esserlo dopo aver mangiato dall’albero proibito)
- Genesi 9 nel versetto 21 lega la nudità a un alimento (Noè beve del vino e si denuda)
- Genesi 3 dai versetti 7 a 12 lega la nudità a un senso di vergogna (Adamo ed Eva si rendono conto di essere nudi e si nascondono alla vista di Dio)
- Genesi 9 dai versetti 22 a 24 lega la nudità a un senso di vergogna (Cam vede il padre nudo che dorme mentre i fratelli Sem e Jafet si rifiutano di guardarlo e lo coprono)
- Genesi 3 dai versi 17 a 19 rappresenta la maledizione di Dio ad Adamo e alla sua stirpe
- Genesi 9 dai versi 25 a 27 rappresenta la maledizione di Noè a Cam e alla sua stirpe (Canaan)
Su questo ultimo parallelo c’è da fare una precisazione: l’evento della maledizione di Cam e della sua stirpe tramite Canaan trova anche un parallelo in Genesi 4 nei versetti da 9 a 15, che raccontano la maledizione di Dio a Caino e alla sua stirpe.
Abbiamo poi un altro parallelismo, quello delle genealogie:
- Genesi 5 è dedicata alle genealogie di Adamo fino a Noè
- Genesi 10 è dedicata alle genealogie di Noè attraverso i suoi figli
Il successivo parallelismo riguarda eventi di ‘ribellione’ in un’ epoca in cui le popolazioni si erano moltiplicate e diffuse nel medioriente. Sono la ribellione dei ‘figli di Dio e degli uomini’ e la ribellione della Torre di Babele. Si tratta, come vedremo, di una sorta di ‘parallelismo inverso’:
- Genesi 6 dai versi 1 a 2 narra dei figli di Dio che dal cielo scendono sulla terra per unirsi con le figlie dell’uomo
- Genesi 11 dai versi 1 a 4 narra degli uomini che cercano di ‘salire al cielo’ dalla terra
- Genesi 6 nel verso 4 parla degli ‘uomini di fama’ (il termine usato è ‘shem’)
- Genesi 11 nel verso 4 parla di come gli uomini costruendo la torre alta fino al cielo cercassero di acquisire fama (il termine usato è ancora ‘shem’)
- Genesi 6 dal verso 5 rappresenta la maledizione di Dio agli uomini per aver trasgredito (le unioni tra figli di Dio e figlie degli uomini) e perché ‘erano malvagi’
- Genesi 11 dal verso 5 rappresenta la maledizione di Dio agli uomini per aver cercato di organizzarsi e costruire la torre.
Articolo di Alessandro Demontis
