




Esattamente un anno fa, il 9 ottobre 2010, si spegneva a New York Zecharia Sitchin. In memoria di questo grande pensatore, che ha rivoluzionato il modo di leggere la Storia dell’Umanità, ho deciso di riportare, il più fedelmente possibile, l’intervista televisiva che mi aveva rilasciato il 13 maggio dello scorso anno nella sua abitazione newyorkese. Ho trascritto, traducendo dall’inglese, parola per parola- ripetizioni, divagazioni ed incisi inclusi. Quando necessario, ho aggiunto, come Nota di Testo, una sommaria descrizione della scena. Zecharia Sitchin, infatti, aveva accompagnato le sue risposte con una mimica straordinaria e per meglio spiegare le sue teorie aveva mostrato alla telecamera statuette, disegni, riproduzioni fotografiche… A partire da oggi, chi vorrà potrà leggere – per la prima volta in forma integrale – l’ultima intervista dell’indimenticabile Zecharia Sitchin.
Una domanda apparentemente semplice: cos’è NIBIRU e chi sono gli ANUNNAKI?
La domanda che mi fai- come hai detto- è facile da porre, ma in realtà molto complicata. Mi ci sono voluti 14 libri per dare questa semplice risposta! Nibiru è il nome di un pianeta e se vai su internet e scrivi “Nibiru” troverai almeno 1 milione e mezzo di siti che parlano di Nibiru, del Pianeta X e così via. Ormai molta gente crede che lo abbia inventato io, perché prima che iniziassi a scrivere di Nibiru, di come sia fatto e da dove sono arrivati gli Anunnaki, nessuno ne sapeva niente. Se dicevi: “Nibiru”, rispondevano:”Mah, cos’è? Un piatto italiano? Un tipo di pasta?? Chi lo sa…”. Il fatto è che Nibiru è il nome di un pianeta menzionato spesso, centinaia di volte, nei testi astronomici della Mesopotamia, dell’epoca sumera, di quella babilonese e ai tempi degli Assiri. Ci sono liste di pianeti, ci sono resoconti di osservazioni astronomiche per molte stagioni: ogni Re importante aveva a corte gli astronomi che ogni giorno riportavano le loro osservazioni. Quindi Nibiru è menzionato in tutti questi testi. Il problema è che al volgere del 20esimo secolo, quando tutti questi testi sulle tavolette d’argilla vennero scoperti… Te ne devo mostrare uno, così puoi capire di persona che non è poi così facile interpretarlo, non è come prendere un libro e leggerlo. Ma se sai come si fa, ci riesci. Comunque, dicevo, c’erano queste liste di pianeti. E non c‘è dubbio che questo popolo, migliaia di anni fa, sapeva di Venere, di Marte, di Giove e così via. E in queste liste di pianeti e di osservazioni, improvvisamente compariva il pianeta Nibiru. L’ipotesi fu – e da molti è ritenuta ancora valida – che gli antichi privi di telescopio non potessero vedere oltre Saturno – vedevano fino a Marte, Giove, Saturno, ma oltre non potevano vedere senza telescopio. Quindi se avevano trovato nelle liste tutti i pianeti e in più uno chiamato Nibiru, la domanda era: che pianeta è? Molti pianeti hanno più di un epiteto, perché ogni nome ha un signficato – il “grande”, il “rosso” – cioè, sembrano nomi misteriosi, ma ogni nome ha un significato. Quindi, che pianeta era Nibiru? Ci fu una grande discussione che ebbe luogo durante il regno del Kaiser in Germania, nel 1911. All’epoca – e ancora oggi- molti dei principali astronomi, in Germania e anche in Italia, erano Gesuiti. Dunque, un prete Gesuita disse che Nibiru era solo un altro epiteto di Giove. Un altro religioso, altrettanto importante, disse invece: “No, no, no… se si compara la lista in base al momento delle osservazioni, è evidente che Nibiru è un altro nome di Marte”. Insomma, credevano che fosse comunque uno dei pianeti che si supponeva che gli antichi conoscessero.
Nibiru però sembra essere un pianeta diverso, perché da lì sono arrivati individui importanti e uno di loro assomiglia a questo (mostra la statuetta che ha in mano NdT). Questo si chiamava Enki. C’è una storia nei testi sumeri in particolare sul fatto che costui fu il primo a venire sulla Terra con un gruppo di 50 Anunnaki. E che significa Anunnaki? Perché io conosco il significato di tutte le parole sumere. Anunnaki significa: ”Quelli che dal cielo scesero sulla Terra”. Quindi, in altre parole, se mettiamo tutto insieme – il nome del pianeta, la storia sumera, gli Anunnaki e chi erano questi esseri- allora ne risulta che Nibiru è il pianeta da dove costoro sono arrivati. Allora, eccomi qua, torniamo indietro di 35 anni. Lavoravo al primo libro, intitolato “Il dodicesimo pianeta”, incentrato sugli Anunnaki che io ritenevo essere i biblici “Elohim” che crearono l’Adamo. Secondo gli astronomi gesuiti, Nibiru era solo un altro nome di Marte. Allora voleva dire che gli Dei antichi, che i sumeri chiamavano Anunnaki, quelli che dal cielo discesero sulla Terra, erano arrivati da Marte? Eppure, secondo le opinioni degli astronomi di quegli anni, dei primi del Novecento, Marte era un pianeta senza vita, senza acqua, senza aria. Come facevano a venire da lì? E che dire dell’altra ipotesi, ovvero che Nibiru fosse Giove? Venivano forse da Giove, un pianeta bollente, gassoso, senza superficie solida e terribilmente caldo? Giove emette più calore di quanto non ne riceva dal sole. Come poteva essere? Io cercavo una risposta, cercavo e cercavo, studiavo in continuazione e più studiavo , più mi sembrava impossibile. Non potevano venire né da Giove né da Marte. Questa è la vera storia, Sabrina… Una notte, prima di andare a dormire, mi sedetti sul letto e dissi: ”Anunnaki! Anunnaki… (leva le braccia e lo sguardo verso l’alto NdT) Se esistete, ditemi che pianeta è Nibiru!”. Mi svegliai nel cuore della notte, con la risposta: Nibiru è un altro pianeta, oltre Giove e Saturno. E subito corsi alle mie carte e dissi: ”Certo! Certo, questa è la risposta!”. Iniziai così a capire tutti i testi sumeri, le 7 tavole della Creazione, come si è formato il sistema solare… Tutto è arrivato insieme. Mi sono reso conto che tutto aveva un senso, che Nibiru era un pianeta in più del sistema solare.
Questa immagine riproduce il sigillo “VA243”,fondamentale nella sua teoria. Ce lo può spiegare?
Questo è uno dei più importanti documenti che arrivano da 4500 anni fa. Questo è un ingrandimento (mostra un pannello lungo quasi un metro con la riproduzione del sigillo, NdT): il vero sigillo è alto 2 pollici e si trova nel Museo di Berlino. È esposto lì e migliaia, decine di migliaia di persone vanno al museo e chiedono di vederlo. È la prova che Nibiru non me lo sono inventato io, questo documento proviene da epoche antiche. Se domandi agli addetti del museo o ad altri studiosi cosa mostra, dicono che questa è l’illustrazione di un testo mitologico, cioè è il racconto mitico in base al quale l’umanità non scoprì da sola l’agricoltura, ma furono gli dei di Nibiru a darla all’uomo, donandogli un aratro fatto di legno. Quindi questa è la raffigurazione del dio che regalando l’aratro insegna l’agricoltura all’umanità. E un altro dio introduce nella scena il re che riceve questo dono. Bene, è giusto, sono d’accordo. Ma poi, come in molti altri simili sigilli, ci sono altre rappresentazioni, di pianeti, di simboli celesti, di vari oggetti…Dunque, in questo sigillo in particolare c’è un’illustrazione che a me sembra un sistema solare: c’è un sole al centro con dei pianeti attorno. Non come li raffiguriamo noi, messi in fila, ma disposti attorno al sole. Se lo guardi attentamente, se lo studi…
(Si ferma e cambia cartello: prende in mano un doppio cartello che riproduce, sopra, il dettaglio sul sigillo e sotto l’attuale descrizione del sistema solare NdT). Questa è la raffigurazione che c’è sul sigillo cilindrico, mentre questa è come noi conosciamo i nostri pianeti se li disegniamo nello stesso modo, attorno al sole. Vediamo la Terra, Venere, Giove, insomma tutti i pianeti senza stare ad elencarli tutti. Con una grande differenza, però. Proprio qui, tra Marte e Giove, c’è un altro pianeta mostrato nell’antico sigillo di 4500 anni fa di cui noi non sappiamo nulla. Questo è Nibiru, che ritorna compiendo un’orbita ellittica una volta, più o meno, ogni 3600 anni. E quando arriva passa tra Marte e Giove. È per questo che i 2 preti gesuiti ipotizzavano, vedendo le informazioni, uno che potesse essere Marte , l’altro che fosse Giove, perché passa tra i due pianeti. Quindi una volta ogni 3600 anni questo pianeta si avvicina. Capitava allora, ma non solo solo allora…Vale la pena ripeterlo, perché una delle domande che mi vengono fatte è: “Ok, si parla dei tempi antichi, di dei, di pianeti, di Nibiru… Ma cosa succede adesso?” Tutti, eccitati dal calendario Maya sul 2012, vogliono sapere se Nibiru sta per tornare. La mia risposta è: No! Nibiru non sta tornando ora. Ma loro stanno per tornare, in questa era zodiacale dei Pesci. Prima della fine di questo secolo, loro torneranno. Io non so se intendono mostrarsi, in questa fase, ma questa è la risposta.

L’intervista a Zecharia Sitchin continua… Una trascrizione fedele, letterale, ricavata riascoltando e traducendo i videotape delle riprese televisive effettuate nel maggio 2010 a New York. Mentre leggete, provate ad immaginarvi il volto del Dott. Sitchin, il suo tono di voce, la sua gestualità… E vi sembrerà di sentirlo davvero parlare.


Secondo Lei, l’umanità è il risultato di un intervento di inseminazione artificiale degli Anunnaki?
Inseminazione artificiale no, in laboratorio sì. A tal proposito è utile questa (indica la statuetta che ha ripreso in mano NdT) perché questa è la statuetta di Enki, che ho detto essere stato il leader del gruppo dei 50 che vennero sulla Terra molte migliaia di anni fa. Vennero per l’oro, perché sul loro pianeta avevano dei problemi che noi stiamo sperimentando adesso sul nostro: stavano perdendo atmosfera, stavano perdendo calore. Noi probabilmente stiamo aumentando la temperatura, da loro invece calava. Così i loro scienziati decisero che dovevano creare uno scudo per proteggere la loro atmosfera. La stessa idea di cui si sta discutendo da noi, a parte che ora si sta parlando di uno scudo che tenga lontano il calore del Sole mentre loro volevano conservarlo. Quindi sono venuti per l’oro e la prima idea fu di ammarare nel Golfo Persico. Per questo la prima colonizzazione fu nell’attuale Iraq, in cima al Golfo Persico. L’idea era di estrarre l’oro dall’acqua. L’altro nome di Enki era infatti Ea che in sumero significa:”Colui la cui casa è l’acqua”, era il protettore degli dei marini- Poseidone, Nettuno e così via. Comunque, ci hanno provato e non ha funzionato. Ma l’oro serviva, così questo condottiero- che era anche un grande scienziato- disse:”L’oro che abbiamo trovato nell’acqua da qualche parte deve pur arrivare…” e trovò le sorgenti dell’oro nel Sudafrica dove ci sono attualmente importanti miniere aurifere e dove sono state scoperte prove di estrazioni minerarie d’oro risalenti ad 80mila anni fa. Poi ne arrivarono altri in più, ogni volta in gruppi da 50. Alla fine sulla Terra ce n’erano 600 di loro, maschi e femmine, e 300 operavano come traghettatori tra Marte e la Terra, perché avevano basi su Marte. Così iniziarono a scavare e a prelevare l’oro, ma poi ci fu un ammutinamento. C’è un testo chiamato “L’epica di Atrahasis”, tradotto dagli studiosi ora in tutte le lingue, sono certo pure in italiano, che descrive un ammutinamento. Quelli che lavoravano nelle miniere dissero:”Basta, non fa per noi! Siamo astronauti, gente dello spazio, non lavoratori di fatica!” Così la questione era: abbandonare il progetto- e non era possibile- o trovare una soluzione. Enki allora diede la soluzione – e sto citando proprio le tavolette che ho menzionato. Egli disse:”C’è già un essere presente sulla Terra che può lavorare per noi, se noi lo facciamo evolvere per capire il linguaggio e per usare gli strumenti.” E ci sono, nei libri e nelle traduzioni, pagine su pagine incise su tavolette di come questo processo andò avanti: mescolando alcuni dei loro geni con i geni dell’homo erectus di vari uomini primitivi, essi sono entrati nel corso dell’evoluzione. Così tutti i racconti sumerici che io ipotizzo vengano ripresi dalla Bibbia non sono affatto in contrasto con l’evoluzione e non c’è alcun conflitto tra religione, Bibbia, Sumeri e scienza. Sono in perfetto accordo, se li leggi letteralmente. Quindi cosa dicono? È la descrizione, passo passo, di un processo di ingegneria genetica per aggiungere – io credo, in base alle più moderne ricerche – circa 200-300 dei loro geni, più o meno, a quegli esemplari di Homo erectus – o comunque lo si voglia chiamare – per perfezionarli, per rendere quegli ominidi primitivi quello che ora si chiama Homo sapiens.
Di questo argomento parla il mio nuovo libro che sta uscendo anche in Italia- vi mostro la copertina italiana- che dice che ci sono prove fisiche… Esistono prove che andrebbero testate con l’esame del DNA per comparare il genoma degli Anunnaki. C’è una femmina Anunnaki, rivelata dai testi, ormai morta, non è più vivente, ma il suo corpo è stato trovato. Se viene fatta la comparazione tra il suo genoma e il nostro, forse troviamo quei 200-300 geni che ci hanno aggiunto, che ci hanno dato. Così troveremo ad esempio perché noi abbiamo il cancro e loro invece non ce l’avevano. Questa scoperta emerge, spero, dal libro e potrebbe essere estremamente rivoluzionaria per la scienza e per la religione. Per questo ho invitato l’editore di questo libro a chiedere al Vaticano: cosa pensa che accadrebbe se io avessi ragione, se c’è questa prova dalla quale può venire estratto un DNA alieno, pensano che dovrebbe essere fatto oppure no? Sì, ho suggerito all’editore di domandare proprio al Vaticano cosa ne pensa, se deve essere fatto il test. Perché potrebbe provare cose che la religione e la scienza potrebbero non volere che emergano! Oppure direbbero: “Lasciate stare, non fate il test…”
Non di recente, molti anni fa, ho avuto un incontro con Monsignor Balducci che all’epoca era portavoce ufficiale del Vaticano in materia extraterrestre. Ci incontrammo a Bellaria, sulla costa adriatica – penso di avere una foto in uno dei miei libri. Mi venne incontro nella sala, mi abbracciò e mi disse: “Signor Sitchin, ho letto i suoi libri. Io credo in quello che dice“. Avemmo poi un incontro pubblico, davanti a mille ascoltatori. La conclusione fu molto interessante. Disse: ”Il Vaticano crede negli Extraterrestri, intesi come vita intelligente, non solo come microbi, perché questo prova il potere di Dio, la sua universalità.” Concordava come me, diceva che io avevo ragione. Ma mi disse:”Signor Sitchin, Lei basa tutto sulla ricerca scientifica, sulla tavoletta, sulla statua, sulla scoperta. Io- disse lui- mi occupo di spirito. Così possiamo stringerci la mano e fare un accordo: Lei si occupa dei fatti e io di anime.” Lo dico io adesso al Vaticano: loro si occupino di anime, io di fatti concreti.
Sono molti i luoghi, sulla Terra, legati agli abitanti di Nibiru. Sono tutti in relazione tra di loro?




Non tutti i luoghi, ma ad esempio alcuni in Sud America sono importanti, come Cuzco dove c’è un muro colossale. Tutto ciò che troviamo costruito con pietre enormi costituisce una prova, perché Loro usavano pietre del genere. Così menzioniamo Baalbek, ti posso mostrare un’altra foto (prende una gigantografia che riproduce il sito archeologico libanese NdT).
Queste sono le rovine di Baalbek, sono fantastiche, erette sulla piattaforma in pietra, che in origine era mezzo milione di piedi di superficie- in metri non so quant’è, fai tu il calcolo. Questo è l’angolo nord-ovest di questo complesso, dove la struttura cresce e cresce con massi colossali: i più piccoli di questi blocchi pesano 600 tonnellate. Per fare un paragone, tra i blocchi di pietra a Giza il più grande è di 25 tonnellate… Invece a Baalbek sono da 600, 900 tonnellate, posti in cima agli altri. In un punto poi ci sono 3 blocchi di pietra non posati a terra, ma nel mezzo, che pesano 1100 tonnellate l’uno. Chi li ha scavati? Chi li ha messi lì? Chi li ha costruiti? Se si dà ascolto ai racconti antichi, dicono: i Giganti. Perché devi essere un gigante per spostare simili pietre… Circa a 3 chilometri dalle rovine, hanno trovato il luogo in cui questi blocchi venivano intagliati e uno di essi, questo (mostra un altra foto NdT) non era finito.
Da questo lato è già fuori dal terreno, ma dall’altro non è ancora finito. Questa pietra, una volta terminata, pesava 1100 tonnellate. Oggi non esiste un mezzo che possa sollevare 1100 tonnellate! Ma qualcuno non soltanto l’ha scavata, ma l’ha anche sollevata e trasportata per tre chilometri attraverso le montagne! Qui vediamo alcune rovine romane: c’era un tempio per Giove ricostruito sul luogo. Questa è Baalbek, ma c’è la stessa piattaforma, più piccola, a Gerusalemme. C’è lo stesso sistema: la piattaforma con 3 pietre colossali. E poi c’è Giza, dove c’erano la colossali piramidi. E infine il porto spaziale del Sinai. Quattro luoghi collegati tra loro dal programma spaziale: era la Nasa degli Anunnaki. Il porto spaziale fu distrutto nel 2024 a.C. in un conflitto nucleare tra di loro. La Grande piramide di Giza fu svuotata di tutto il suo equipaggiamento – sull’argomento ho scritto il libro Le guerre atomiche al tempo degli dei. Baalbek è in rovina e l’unico luogo rimasto con la chiara piattaforma è dove i Musulmani hanno costruito la Moschea della Rocca, a Gerusalemme. Questi erano i 4 luoghi che gli Anunnaki utilizzavano dopo il Diluvio. Questo è ciò che resta. Il luogo finale dal quale partirono fu Nazca. Baalbek era invece il luogo dell’atterraggio. Gilgamesh– hai letto di lui? – nell’“Epica di Gilgamesh” lo chiama proprio “il luogo dell’atterraggio”.
Termina la pubblicazione integrale dell’intervista che ho realizzato a Zecharia Sitchin nel maggio 2010. Delle risposte originali non è stato omesso nulla – nemmeno le ripetizioni o gli anacoluti – proprio allo scopo di riprodurre, il quanto più possibile fedelmente, l’andamento, il tono e il contenuto di quel colloquio. In questa ultima parte, le domande si concentrano soprattutto sul tema del possibile ritorno di questa razza aliena alla quale secondo Sitchin dobbiamo così tanto. E noi dobbiamo tanto a lui…
Nella storia del Giardino dell’Eden ci sono due alberi: l’albero della conoscenza e l’albero della vita- come la loro vita. Ci viene detto che noi ottenemmo la conoscenza, ma non la longevità…Non l’abbiamo ottenuta. La Bibbia è una continua storia di relazioni: si legge che l’umanità ad un certo punto crea insediamenti, costruisce una città e poi una torre, il cui vertice può giungere al cielo. In terminologia moderna la si può definire una torre di lancio verso lo spazio. E questo, “loro”, non volevano che noi lo facessimo. E’ questa la ragione per cui torneranno? Tutti questi annunci riguardo al fatto che gli alieni stanno arrivando e rapiscono esseri umani per fare su di loro degli esperimenti, e vanno e tornano per fare continuamente test… Non è una cosa seria! La risposta è: tornano per darci un’altra occhiata e valutare il nostro livello di tecnologia. Una domanda alla quale non so rispondere, però, è chi sia il capo adesso. Non intendo esattamente la persona, ma il clan. Perchè Enlil- il suo fratellastro ( fa sempre riferimento alla statuetta di Enki che tiene in mano NdA) non fu soddisfatto dell’esperimento sugli esseri umani, fin dall’inizio, e quando il Diluvio, la grande alluvione, stava per verificarsi, disse:”Lasciateli perdere, lasciateli morire…”. Ma Enki li ha salvati, lui ha salvato l’umanità. Perchè Noè era suo figli, uno dei suoi figli…Quindi se torna Enlil o un enlilita, cioè qualcuno che discende da lui, potrebbe dire ancora:”Senti, le cose non sono andate per il verso giusto, facciamo finire il genere umano…”. Se invece il capo è uno dei discendenti di Enki, potrebbe dire invece:”Non sono bravi figli, ma sono pur sempre figli.”. Quindi, non so la risposta, non so cosa potrà accadere quando torneranno.
SONO SEMPRE PIÙ FREQUENTI GLI AVVISTAMENTI DI OGGETTI VOLANTI NON IDENTIFICATI. CI PUÒ ESSERE UN COLLEGAMENTO CON GLI ANUNNAKI? LEI HA MAI VISTO UN UFO?
Possono essere collegati. Io non ne ho mai visto uno, ma è possibile. Non so se gli Ufo esistono, tutto ciò che so è che se adesso si aprisse la porta e un ragazzo entrasse urlando, tutto sconvolto, dicendo:”Non puoi credere a quello che è successo! Non puoi credere a quello che è successo, ma è successo davvero! Stavo andando in un posto…boh, da Milano a Verona…e mi sono addormentato in un campo. Mi sono svegliato per il gran rumore e per le luci: ho visto un Ufo, un’astronave, e gente che da lì scendeva a terra e poi risaliva. E dopo qualche minuto…puff…è scomparso!” Mi sta raccontando una storia vera oppure no? Bè, questa è la storia di Giacobbe nella Bibbia… Gli Anunnaki sono i biblici Elohim, Anakim, Nephilim. La gente mi chiede spesso qual è il libro migliore da leggere sull’argomento e io rispondo sempre: la Bibbia! Anunnaki ed Elohim sono la stessa cosa.
MA SE GLI ANUNNAKI HANNO CREATO L’UOMO, ALLORA DIO NON ESISTE?
Nel mio primissimo libro, “Il dodicesimo pianeta” in cui spiegavo come erano arrivati sulla Terra, io affermo: se siete d’accordo con me, poniamoci la domanda “se loro hanno creato noi, chi ha creato loro?” Se prendi tutta questa storia, il loro arrivo da Nibiru, che cosa accadde prima di Nibiru? Non puoi che finire al concetto di un Dio creatore universale. Se chiedi poi agli Anunnaki se avevano un Dio…sì, era il Dio degli dei. Non solo c’è spazio per Dio… Devi- se vuoi essere logico- devi concludere che esiste un Dio creatore dell’intero universo.
LEI PENSA CHE ESISTINO SOCIETA’ SEGRETE, DETENTRICI DI UN SAPERE OCCULTO EREDITATO DA TEMPI REMOTI – COME AD ESEMPIO, LA MASSONERIA- CHE SAPPIANO LA VERITA’ SUGLI ALIENI?
(Sitchin si irrigidisce. Fa un cenno secco con la mano, come di diniego, poi dice solo poche parole…)
Non ne voglio parlare
LEI CREDE CHE QUALCUNO, ALLA NASA, PER ESEMPIO, SAPPIA MOLTO DI PIU’ DI QUANTO NON AFFERMI?
Gli scienziati non sanno molto più di quello che dicono. Il problema con gli accademici è che si temono l’un l’altro. Se sono il primo a dire che tutto ciò è vero, allora gli altri dicono: “Non pubblicate più i suoi articoli, non dategli sovvenzioni per la ricerca…” Si guardano l’un l’altro, per vedere chi sarà il primo a fare il passo. Ma se parli con loro privatamente, dicono:”Ma sì, è ovvio…” Non coprono la verità, semplicemente non ce la dicono. È una sottile differenza.
QUALCUNO SOSTIENE CHE IL PIANETA X STIA PER RITORNARE, CHE ENTRO IL 2012 SARÀ VISIBILE.
Nibiru torna tra pochi mesi? Ah, buona fortuna allora… Io dico tra qualche centinaia di anni. Noi non lo vedremo. Ma loro sì che torneranno in questo secolo! Nibiru è Nibiru, ma loro possono usare un’astronave, possono venire quando vogliono, anche molte volte mentre il pianeta percorre l’orbita.

QUAL È IL MESSAGGIO FINALE CHE VUOLE LASCIARE, AL TERMINE DI QUESTA INTERVISTA?
Spero che il risultato delle tue domande, delle mie risposte, di tante altre cose, come di questo sigillo cilindrico…spero che la gente accetti il significato di tutto ciò. E’ la questione centrale di quello che ho fatto nei miei libri. 14 libri in 25 lingue. A volte non riesco a credere che mi abbiano tradotto persino in Cina! E il fulcro è: la mitologia è il modo che gli Antichi trovarono per raccontarci la Storia. Per esempio, mi hai fatto una bella domanda- alla quale non ho la possibilità di rispondere- riguardo gli altri studiosi…cioè, esiste un’immagine che io ho mostrato nel mio primo libro con 2 astronauti rappresentati mentre salutano un razzo. Io ora dico così, ma se qualcuno, centinaia di anni fa, mi avesse chiesto:”Cos’è questa immagine?”, io avrei detto:”Sono due uomini vestiti in modo strano che salutano un grande matita.” E se tu mi dicessi:”Matita? Ma no! Quello è un razzo”, io ti risponderei: “Razzo? E che cos’è?”. Pertanto quando guardiamo le antiche raffigurazioni, dobbiamo accettare che questo era il modo in cui gli Antichi rappresentavano ciò che videro, tentando di spiegarci quello che vissero, per raccontarci la verità. Accettate che gli dei sono reali. Gli Anunnaki sono reali. Nibiru è reale. Sitchin è reale!
(Fonte:extremamente.it – intervista a cura di SABRINA PIERAGOSTINI)